Divide et impera, solo chi è distratto non si accorge dell’inganno
I TEMI DIVISIVI HANNO SEMPRE FRAMMENTATO L’OPINIONE PUBBLICA
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Di Gian Piero Bonfanti
Come ci insegna l’antico detto “divide et impera”, per condurre e gestire un popolo è necessario creare una divisione al suo interno, alimentare fazioni e frammentare il potere dell’opposizione, creando di fatto un controllo centralizzato difficilmente contrastabile.
È quanto sta accadendo oggigiorno e quanto, in particolar modo nel nostro paese, viene messo in atto quotidianamente, senza esclusione di colpi.
I temi divisivi hanno sempre frammentato l’opinione pubblica, pensiamo ad esempio a quanto avvenuto tra promotori ed oppositori di lotte a favore o contro divorzio ed aborto.
Tutto si è sempre risolto con la presa di posizione di una parte della popolazione contro un’altra parte, mentre una terza parte si è sempre posta a favore di “dove soffia il vento”.
Non tutti si sono sentiti coinvolti nelle diatribe e così, un po’ per mancanza di informazione, un po’ per disinteresse e molto grazie alla propaganda, queste lotte hanno assunto l’identità di “battaglie civili”, facendole accettare agli sguardi poco attenti del popolo ed imponendo un pensiero univoco supportato da una forte campagna mediatica.
La stessa tecnica voleva essere applicata al famoso Ddl Zan, creando una frattura profonda tra promotori e detrattori del disegno di legge sulla cosiddetta “omotransfobia”, dove il mainstream voleva imporre un pensiero unico ed incontrovertibile.
Sfortunatamente per gli onorevoli promotori e per tutti coloro che si sono spesi oltremisura a favore di questo disegno di legge, questa volta è sopraggiunto un tema ancor più divisivo, che ha in qualche modo messo in un cantuccio tutta la propaganda lgbtqi+ e tutti i nastrini arcobalenati che ci hanno imposto per anni.
Oggi si parla solo di varianti da covid 19, vaccini e green-pass.
Questo sì che è un tema altamente divisivo e dal quale nessuno può esimersi dal prendere una posizione.
In brevissimo tempo è stato istituito un sistema discriminatorio nei confronti di chi non intende vaccinarsi, sia dal punto di vista morale, sia da quello pratico.
Con l’introduzione del green-pass si è creato di fatto una vera e propria frattura sociale e si è alimentata un’intolleranza a tratti anche violenta.
In questo modo l’opinione pubblica si è divisa in pro-vax, no-vax e free-vax, e nessuno può disinteressarsi di quanto sta accadendo in quanto le misure adottate vanno a limitare notevolmente le libertà di tutti noi.
In questo contesto di totale confusione qualcuno ci sguazza sempre e purtroppo dobbiamo rilevare che anche in questo caso la Chiesa ha perso una grande occasione accodandosi ai dictat del Governo e non ponendosi come faro illuminante guidando un popolo verso la salvezza dell’anima.
Ma oggi è molto più importante essere vaccinati e possedere il lasciapassare rispetto a tutto il resto, tant’è che alcuni prelati si sono già espressi in merito alla possibilità di negare le Sante Messe a chi non è ricorso al siero magico.
Intanto in molte università italiane si stanno organizzando gli studenti contro il green-pass ed hanno istituito dei gruppi social per coordinarsi
https://t.me/studenticontroilgreenpass
Oltre alle categorie di medici, infermieri ed insegnanti, sembra che un popolo si stia muovendo per protestare contro i lasciapassare che violano la costituzione italiana e le normative europee.
Questo tutto contro tutti gioverà comunque a qualcuno e solo chi non vorrà aprire gli occhi continuerà a vivere nel suo mondo fatato.