Per salvarci credere è necessario, ma non è sufficiente

Per salvarci credere è necessario, ma non è sufficiente

VOX DEI (IN LATINO “VOCE DI DIO”), UN COMMENTO AL VANGELO DEL GIORNO DI DON RUGGERO GORLETTI

Lunedì 9 agosto 2021

Dal vangelo secondo

Il Vangelo del giorno
Lunedì 9 agosto 2021 – S. Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein)
Matteo 25,1-13

Dal vangelo secondo Matteo.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!”. Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!”. Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

COMMENTO

Per salvarci non basta credere, nel senso di ritenere con l’intelletto che Dio esiste, che è una sostanza in tre persone, che Gesù è la seconda persona della Santissima Trinità che ha assunto la nostra natura ed è morto ed è risorto per noi. Questo è necessario, è come avere le lampade. Ma non è sufficiente. Dobbiamo avere anche l’olio, cioè le buone opere, Infatti avere fede significa anche credere che le parole che il Signore ci ha lasciato siano vere, affidabili. Siano comandi che devono essere messi in pratica perché noi possiamo avere una vita piena e realizzata in questa esistenza terrena, con tutti i limiti e le difficoltà che ben conosciamo, e una esistenza eternamente felice nel Paradiso. Una fede che non cambia il nostro modo di pensare e di agire, che ci lascia vivere e pensare come tutti non è vera fede: non ci è di giovamento in questa esistenza terrena e non ci aprirà le porte della vita eterna.

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