Sull’urgenza di una madre e di un padre di provare a stare in equilibrio dopo la perturbazione di una nascita

Sull’urgenza di una madre e di un padre di provare a stare in equilibrio dopo la perturbazione di una nascita

UNA STORIA POTENTE E TOCCANTE SULLA DISABILITÀ, SULL’ACCETTAZIONE DI UNA VERITÀ IMMUTABILE E TORMENTOSA

A cura di Angelica La Rosa

E se un medico diagnosticasse a vostro figlio la Sindrome di Down? Se le sue parole stravolgessero la vostra esistenza, i vostri desideri, le vostre aspettative, i vostri sogni? Se da quella scoperta dolorosa i dubbi e le incertezze prendessero il sopravvento? Se ogni decisione nella coppia lasciasse spazio a una discussione, a un contrasto, a un disaccordo? Se l’amore s’incrinasse? Se nulla fosse più come prima, prima di un figlio…

La prima volta che ho visto le stelle, La meraviglia negli occhi di Alice (di Gianfranco Mattera, Edizioni San Paolo 2021, pp. 112, euro 12,50, in uscita il 26 luglio 2021) è un palpitante racconto a più voci sull’urgenza di una madre e di un padre di provare a stare in equilibrio dopo la perturbazione di una nascita. È una storia potente e toccante sulla disabilità, sull’accettazione di una verità immutabile e tormentosa. È un viaggio affascinante e imprevedibile nel mondo dei bambini. È una piccola grande storia che mostra e testimonia il cammino che gli adulti possono compiere per imparare a guardare il mondo attraverso gli occhi dei bambini, alla loro altezza, con la stessa stupefacente meraviglia.

Con una scrittura asciutta e incisiva, rinunciando a ogni tentazione di sentimentalismo, Gianfranco Mattera ci apre alla conoscenza di una paternità e maternità vere, andando oltre gli stereotipi e i luoghi comuni. L’autore, classe 1975, ha vinto il primo premio del concorso di racconti inediti Grenzen Frontiere (2013). Ha pubblicato la raccolta di racconti Anna e i Burattini (Curcu e Genovese, 2014), il romanzo di formazione I Fiori di Parigi (Alpha Beta Verlag, 2016) e i libri Brutte Storie Bella Gente (San Paolo, 2018, vincitore del premio della critica al concorso internazionale Gian Antonio Cibotto 2019) e Le due madri (San Paolo, 2020). Nel settore sociale vanta una ventennale esperienza professionale come educatore e assistente sociale.

 

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