La mano del Signore c’è anche per noi!

La mano del Signore c’è anche per noi!

VOX DEI (IN LATINO “VOCE DI DIO”), UN COMMENTO AL VANGELO DEL GIORNO DI DON RUGGERO GORLETTI

Martedì 3 agosto 2021

Dal vangelo secondo Matteo 14, 22-36

[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, finché non avesse congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo toccarono furono guariti.

COMMENTO

Pietro, scendendo dalla barca e mettendosi a camminare sul mare, passa dall’entusiasmo spavaldo e generoso alla paura insensata. Il suo desiderio di essere vicino al Signore lo porta a fare un atto superiore non solo alle proprie forze, ma anche alla propria fede. E il Signore lo lascia fare, non pone limiti alle sue aspirazioni. Lo aiuta a rendersi conto della sua debolezza e di basarsi con umiltà non sulle proprie capacità ma sull’aiuto del Signore. Ci riconosciamo un po’ tutti in Pietro. La nostra vita e la nostra fede conoscono l’alternarsi della sicurezza e dell’inquietudine e della paura, specialmente quando le cose non vanno bene, specialmente quando ci troviamo, come i discepoli, in mezzo a qualche tempesta. Ma non dobbiamo temere: la mano del Signore c’è anche per noi. Non dubitiamo del suo aiuto e della sua attenzione per noi. Egli non ci abbandona mai, anche quando tutto sembra perduto. Ricordiamoci delle parole che Gesù ha rivolto a Pietro: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Ricordiamocele, e non ci spaventiamo se la nostra fede è fragile e inconsistente. Il Signore è pronto, se lo vogliamo, a tendere la sua mano perché possiamo rialzarci.

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