Don Skrzypczak: “una potente lobby gay affonda i suoi tentacoli nella finanza, in politica ed anche nella Chiesa”

Don Skrzypczak: “una potente lobby gay affonda i suoi tentacoli nella finanza, in politica ed anche nella Chiesa”

IL TEOLOGO POLACCO: “CHI PRATICA L’OMOSESSUALITA’, E NON CAMBIA VITA, ANDRA’ ALL’INFERNO, FIRMA LA SUA MORTE SPIRITUALE, PERCHÉ UN GIORNO CI SARÀ IL GIUDIZIO DI DIO CHE FIRMERÀ LA CONDANNA ETERNA”

Di Bruno Volpe

“Attenzione alla lobby gay”. L’allarme lo lancia il famoso teologo dogmatico polacco di Varsavia professor don Robert Skrzypczak che ci parla di vaccini, fede e ragione, morale.

Don Robert, davanti ai vaccini ci sono atteggiamenti diversi. Chi rifiuta, chi mitizza… Qual è la posizione corretta?

“Da credenti seguiamo allo stesso livello fede e ragione, lo diceva Giovanni Paolo II nella sua Fides et Ratio. Dobbiamo guardare naturalmente alla Croce che è la nostra dimensione di salvezza, senza dimenticare la ragione. Spiacevolmente durante la prima fase della pandemia l’Europa ha fatto della scienza e della medicina divinità e questo, assieme a vaccini creati con feti abortiti, ha generato giuste proteste nei credenti. I vescovi polacchi ci stanno incoraggiando al vaccino, senza dimenticare la preghiera. Trovo scandaloso, invece, quanto è avvenuto in alcune parti durante la pandemia, con le chiese chiuse e i sacramenti sospesi. San Carlo Borromeo durante la peste organizzò una processione e io guardo a quell’esempio con invidia e dispiacere rispetto ad oggi. Le ripeto, la Croce di Cristo è la nostra vittoria e salvezza”.

Ma se mi sento male devo pregare o chiamare un buon medico?

“Le due cose assieme. Prego e chiamo un medico, nessuna esclude l’altra”.

In Italia si discute sulla legge Zan in tema di omofobia…

“In Europa esiste una potente lobby gay che affonda i suoi tentacoli nella finanza e nella politica ed è presente anche nella Chiesa. Vuole in modo autoritario ed arrogante ridurci al silenzio minacciandoci del carcere”.

Cosa pensa degli atti omosessuali…

“Sono peccaminosi e lo dice San Paolo nella lettera ai Romani. La Chiesa non condanna la persona omosessuale, però il peccato sicuramente, e questo è grave come altri. Chi lo commette, e non cambia vita, va all’Inferno, firma la sua morte spirituale, perché un giorno ci sarà il giudizio di Dio che firmerà la condanna eterna”

Si parla forse poco del peccato?

“Certo, ci si dimentica spesso di indicare i novissimi, ovvero Morte, Giudizio, Inferno e Paradiso. Si è perso anche il senso del peccato. Se ne parla pochissimo annunciando il nostro kerygma. Non ha senso, come possiamo annunciare la vittoria di Cristo senza ammonire delle conseguenze deleterie del peccato e della urgenza di conversione e penitenza?”.

Sessualità, qual è la giusta dimensione?

“Nel matrimonio sacramento uomo-donna. La famiglia cristiana è quella. La convivenza? Peccaminosa, Dio è presente solo nel sacramento del matrimonio ed ogni atto sessuale fatto fuori di esso è offesa a Dio, peccato gravissimo e regalo a Satana, motivo di condanna”.

 

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