Senza Dio il mondo implode, corre verso un futuro nefasto
ESSERE CREDENTI CREDIBILI E ACCOMPAGNARE ALLA FEDE ADULTA I NOSTRI FIGLI
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A cura di Angelica La Rosa
Quali sono le scelte giuste che genitori e adulti devono fare per educare alla fede i figli e i giovanissimi? Per rispondere a questa domanda, Ezio Aceti (esperto di educazione e psicologia infantile e adolescenziale) ha scritto “Educare alla fede oggi, Essere credenti credibili e accompagnare alla fede adulta i nostri figli” (Edizioni San Paolo 2021, pp. 144, euro 10) suddividendolo in quattro capitoli: – L’oggi: un’analisi della società odierna e della richiesta di senso che “cova sotto la cenere”; – Il sacro: la nascita delle religioni e la specificità del cristianesimo; Trasmettere la fede: la fede e i credenti credibili che comunicano la fede “per contagio”; La trasmissione della fede: percorsi e processi, scelte concrete e passi educativi.
Nella Presentazione Aceti ricorda che i cattolici “praticanti” sono ormai una minoranza esigua, le vocazioni calano, i monasteri si svuotano, i conventi chiudono, e “i movimenti ecclesiali nati negli anni Cinquanta e Sessanta stanno attraversando una profonda crisi. Anche le diverse associazioni cristiane laicali, come l’Azione Cattolica, o la Fuci ecc. stentano a trovare nuovi adepti per poter sopravvivere”.
Mentre oggi sembra che “Dio sia inutile”, Aceti ci ricorda che “vivere senza Dio è veramente difficile e soprattutto tragico. E la tragedia è davanti ai nostri occhi: vivere a prescindere da Dio origina un mondo che rischia di implodere, che corre come un pazzo verso un futuro nefasto. Lo squilibrio fra chi sta bene e chi no, ad esempio, diventa sempre più grande, determinando sofferenze atroci per miliardi di persone e una aggressività che si traduce in innumerevoli guerre sparse sul pianeta, tanto che Papa Francesco parla apertamente di ‘Terza guerra mondiale’. Ecco perché il problema della fede non riguarda solo i credenti, ma ciascuna donna e ciascun uomo di questo mondo. Senza la fede in Dio, la persona si perde, scontrandosi con il proprio simile, rimanendo in uno stato barbaro e perdendo sempre più la sua umanità. Senza Dio l’umanità regredisce, rifugiandosi nell’individualismo, ove pochi apparentemente vivono dignitosamente, a scapito dei tanti che soffrono in condizioni disumane. E allora? Cosa fare? I tentativi messi in campo per restituire dignità e giustizia al mondo sono diversi, ma sembrano tutti insufficienti. Eppure qualcosa bisogna fare! Sì, ma cosa?”.
La risposta di Aceti è chiara: “È Lui il Cristo crocifisso che, nella sua nudità e debolezza, ci può ancora salvare. Ma non lo può fare senza il nostro assenso, senza la nostra risposta. […] Nonostante la tempesta della crisi sia forte e sembri farci soccombere, noi non smetteremo mai di rispondere: ‘Da chi andremo… solo Tu hai parole di vita eterna!’. Ed è talmente vera e determinante questa convinzione, che siamo disposti a giocarci tutto per testimoniare che Gesù è ‘il più bello dei figli dell’uomo’ e che senza di Lui non possiamo fare nulla. No, noi non vogliamo andarcene! Proprio ora che tutto sembra più difficile, noi non vogliamo andarcene. Anche se fossimo gli unici a crederlo. Ecco perché, rivolgendo il nostro sguardo verso di te, nostro Gesù e Signore, abbiamo in cuore un unico desiderio: amarti immensamente e farti immensamente amare!”.