Il lamento di Dio continua anche oggi
BEATI INVECE QUEGLI OCCHI CHE SANNO VEDERE E QUELLE ORECCHIE CHE SANNO SENTIRE
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
Giunti al Sinai, Mosè fu chiamato sul monte da Dio, che gli disse:”Voi stessi avete visto ciò che io ho fatto all’Egitto e come ho sollevato voi su ali di aquile e vi ho fatto venire fino a me. Ora, se darete ascolto alla mia voce e custodirete la mia alleanza, voi sarete per me una proprietà particolare tra tutti i popoli; mia infatti è tutta la terra! Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa” (Es 19,4- 6).
Ordinò a tutti di prepararsi con le vesti monde (purezza rituale) e non unirsi a donna (purezza morale) e di non avvicinarsi al luogo sacro. Poi apparve sulla vetta nel fuoco; il monte era tutto fumante e tremava molto; un suono crescente di corno era come eco della voce tuonante di Dio. Tutti ebbero timore di avvicinarsi; Mosè salì solo ed anche lui ebbe paura. Qui si vide il corruccio di Dio per le colpe dell’uomo da Adamo in poi e il suo immenso desiderio di offrire agli uomini la sua santità e quindi la vita eterna.
Qui sarà siglato il patto dell’Antica Alleanza, iniziato in Egitto, col sangue dell’agnello pasquale simbolo di Cristo.
Il lamento di Dio continua anche oggi: “il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece quegli occhi che sanno vedere e quelle orecchie che sanno sentire.