Ecco chi è San Pietro Crisci da Foligno

Ecco chi è San Pietro Crisci da Foligno

“I SANTI MANIFESTANO IN DIVERSI MODI LA PRESENZA POTENTE E TRASFORMANTE DEL RISORTO” (BENEDETTO XVI)

Di Mariella Lentini*

 

Segui Informazione Cattolica su
TELEGRAM (https://t.me/informazionecattolica),
YOUTUBE (https://www.youtube.com/channel/UC7J-wgLcG7Ztwp2LXjXGDdQ/videos),
FACEBOOK (https://www.facebook.com/informazionecattolica),
​TWITTER (https://twitter.com/infocattolica)

 

Ecco un santo scambiato per pazzo, proprio come San Francesco d’Assisi, che si definisce pazzus in Christo, simplex et idiota (dal latino “pazzo in Cristo, semplice e idiota”). Folli sì, ma di Dio e per Gesù. Il loro comportamento è giudicato anormale dagli uomini poiché chi si disfa di ogni ricchezza per regalare tutto ai poveri, scegliendo di vivere come loro, non è forse un pazzo? Eppure essi sono i pazzi “graditi a Dio” per la loro dedizione, per la loro passione, per il loro non volersi confondere con chi fa finta di essere cristiano, e cristiano non lo è. Pazzi capaci di compiere, in nome di Dio, miracoli e straordinarie opere di Bene per l’umanità. Pazzi che non hanno timore di protestare e di denunciare quei potenti della Terra che hanno dimenticato cosa siano la giustizia e la carità.

Pietro Crisci, chiamato popolarmente “Pietrillo”, nasce in Umbria, a Foligno (Perugia) nel 1243. Conduce un’esistenza senza regole, si diverte, pensa solo a se stesso. All’età di trent’anni la sua vita viene sconvolta da una “folle” conversione: vende tutti i beni ereditati dal padre e li distribuisce ai bisognosi. Come se non bastasse vende anche se stesso come schiavo per poter dare ancora più aiuto ai derelitti che avvicina. Il suo padrone, impietosito, lo libera.

Pietro non possiede più nulla. Indossa un ruvido sacco, cammina scalzo e “l’eremita di città” si rifugia, da solo, nel campanile della Cattedrale di Foligno. Si sostenta svolgendo i lavori più umili e chiedendo l’elemosina. Digiuna e prega tantissimo, soprattutto rivolto verso il sole, simbolo di Gesù, che Pietro ama tanto. E pregando “Pietrillo” fissa il sole, immobile, senza rimanerne accecato. Egli si ispira, nella propria condotta e nelle severe penitenze a cui si sottopone, alla concittadina Beata Angela da Foligno e a Santa Chiara di Montefalco (Perugia).

Dopo aver compiuto vari pellegrinaggi a Roma e ad Assisi (Perugia), nel 1323 Pietrillo si spegne nella Cattedrale di Foligno intitolata a San Feliciano, dove ancora oggi il suo corpo riposa e viene venerato dai fedeli.

 

* Autrice del libro
“Santi compagni guida per tutti i giorni”

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Oldest
Newest
Inline Feedbacks
View all comments