L’ideologia gender ed il globalismo: il ddl Zan è una tappa del tour!
NON È IN DISCUSSIONE IL RISPETTO DELLA PERSONA OMOSESSUALE…
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Di Diego Torre
Nell’attuale dibattito sul ddl Zan l’essenziale sfugge all’attenzione dei più. Esso non è la difesa dei gay, ampiamente garantiti come tutti gli altri cittadini dal codice penale; non è neppure il carattere liberticida del ddl; aspetto pur reale e gravissimo.
Papa Francesco nel libro intervista San Giovanni Paolo Magno del febbraio 2020, alla domanda su quale sia la modalità più specifica attraverso cui il male si fa presente e agisce, risponde: “Una di queste è la teoria del Gender. Voglio però subito precisare che dicendo questo non mi sto riferendo a coloro che hanno un orientamento omosessuale… Il mio riferimento è più ampio e riguarda una pericolosa radice culturale.”
Infatti la stessa omosessualità e lo stesso riconoscimento legale delle unioni gay presuppongono in qualche modo corpi sessuati.
Non è qui in discussione l’omosessualità o il rispetto della persona omosessuale. Su questi temi il Papa si è altre volte pronunciato e, nel caso della famosa e manipolata espressione “Chi sono io per giudicare”, ha rimandato, proprio a scanso di equivoci, al Catechismo della Chiesa Cattolica.
La sfida maggiore del gender è “di voler distruggere alla radice quel progetto creaturale che Dio ha voluto per ciascuno di noi: la diversità, la distinzione. Far diventare tutto omogeneo, neutrale. È l’attacco alla differenza, alla creatività di Dio, all’uomo e la donna… il progetto folle degli abitanti di Babele ….annullare le diversità per cercare in questo annullamento un’unica lingua, un’unica forma, un unico popolo. “
Esso rientra nel piano diabolico delle elitè globaliste, preannunciato dalla letteratura distopica, che vogliono ridurre l’umanità ad una massa di zombi, soddisfatti di avere ognuno il proprio piacerino personale ed il proprio tozzo di pane per sopravvivere, in cambio della libertà di pensare e di agire. E per chi dissente? Repressione dura … per il bene dell’umanità! Tutto ciò, perchè contrario alla natura umana, porta al fallimento come per gli abitanti di Babele, “all’autodistruzione perché è un progetto ideologico che non tiene conto della realtà, della vera diversità delle persone, dell’unicità di ognuno, della differenza di ognuno”, continua il Papa. E la denuncia è netta: “… Nel Gender si vede come un’idea vuole imporsi sulla realtà e questo in maniera subdola. Vuole minare alle basi l’umanità in tutti gli ambiti e in tutte le declinazioni educative possibili, e sta diventando un’imposizione culturale che più che nascere dal basso è imposta dall’alto da alcuni Stati stessi come unica strada culturale possibile a cui adeguarsi”.
Non è in discussione la “libertà sessuale” dell’uomo, ma la natura dell’uomo. Se è negata l’identità sessuata quale altra dovrebbe sopravvivere? Quella familiare, nazionale, religiosa? Se ognuno può autodeterminarsi in tutto, cambiando come e quante volte vuole, egli alla fine … chi è? A forza di abbandonarsi al fluid, ogni persona diventa talmente fluida da essere irriconoscibile, anche a se stesso. Egli si percepisce soggettivamente (in una mutazione potenzialmente continua) e gli altri dovrebbero riconoscerlo nella sua momentanea identità.
Il tentativo del ddl Zan di portare l’indottrinamento gender nelle scuole parte da tale visione ”antropologica” e vuole segnare con l’ipotesi di molteplici possibilità sessuali la fantasia di minorenni che stanno proprio allora sbocciando nella pubertà. Se questo poi avviene in età infantile, il risultato sarà ancor più catastrofico, con tanti saluti al diritto-dovere dei genitori di educare i propri figli. I farmaci per bloccare lo sviluppo puberale esistono e sono disponibili anche in Italia. Se un bambino li chiedesse e i genitori si opponessero, andrebbero perseguiti perché …. discriminatori?
La Chiesa, creata per insegnare le verità ultime sull’uomo, quelle sulla vita eterna, negli ultimi tempi è sempre più costretta ad intervenire su quelle penultime; compresa la natura umana. E’ triste, ma è così. Eppure la natura umana non è una rivelazione da accettare per fede; dovrebbero bastare buon senso e ragione. Ma nella battaglia globale che si preannuncia sempre più aspra, e della quale il ddl Zan è un passaggio, sarà sempre più necessario che i cristiani si levino a difesa della dignità della persona, che è fatta di identità e non di capricci momentanei.