Perché siamo discepoli di Cristo ci trattano come nemici dell’umanità!

Perché siamo discepoli di Cristo ci trattano come nemici dell’umanità!

LA VICENDA DI GIUSEPPE PREANNUNZIA CIÒ CHE FARÀ GESÙ

Di Padre Giuseppe Tagliareni

Giacobbe prima di morire benedisse i suoi dodici figli “ciascuno con una benedizione particolare” (Gen 49,28). La più notevole fu quella su Giuda: “Non sarà tolto lo scettro da Giuda finché verrà colui al quale esso appartiene e a cui è dovuta l’obbedienza dei popoli” (v.10).

Dal casato di Giuda nascerà Davide e poi il Messia, che regnerà su tutte le genti. I fratelli di Giuseppe, una volta morto il padre Giacobbe, temettero che egli potesse vendicarsi di loro, si offrirono come suoi schiavi e chiesero il suo perdono. Giuseppe pianse e disse: “Non temete. Tengo io forse il posto di Dio? Se voi avevate tramato del male contro di me, Dio ha pensato di farlo servire a un bene, per compiere quello che oggi si avvera: far vivere un popolo nume roso” (50,19-20).

La vicenda di Giuseppe, tradito, venduto, messo in carcere e poi diventato viceré d’Egitto per salvare proprio i suoi fratelli, preannunzia ciò che farà Gesù che, tradito e crocifisso dai suoi fratelli peccatori, li perdona e li salva. Tutta la Scrittura parla di Lui, anche Giuseppe.

Se siamo discepoli di Cristo, non dobbiamo temere nulla, anche se ci tratteranno come nemici dell’umanità. Dobbiamo solo avere timore d Dio, l’unico che può far perdere corpo e anima nella Geenna.

“Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati”. Al contrario, chi si vergognerà di rendere testimonianza a Gesù, sarà da lui sconfessato davanti a Dio.

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