Padre Wodka: “tentano di abbattere i rimasugli cristiani presenti ad Est”

Padre Wodka: “tentano di abbattere i rimasugli cristiani presenti ad Est”

C’È UN ATTACCO FRONTALE AL CRISTIANESIMO, FEDELE E SANO, DI UNGHERIA E POLONIA

Di Bruno Volpe

“E’ in atto, da tempo, una tendenza ad eliminare ed abbattere  i rimasugli cristiani presenti ad est, come in Polonia ad esempio”.

A dirlo è padre Andrzej Wodka,  polacco, Presidente dell’Avepro Vaticana che con Informazione Cattolica analizza questo delicato momento.

Padre Wodka, l’Europa- istituzione non manca di bacchettare  severamente Ungheria e Polonia su leggi di natura morale. Perché?

“Intanto nutro  dubbi che questo sia possibile da un punto di vista del diritto. Poi penso che sia in atto da tempo, sia da Giovanni Paolo II che da Benedetto XVI, una tendenza evidente ad abbattere i rimasugli di cristianesimo presenti ad est. Forse infastidisce che noi vogliamo rimanere saldi nella fede. Insomma, è un attacco frontale al cristianesimo fedele e sano dell’Est di Europa”.

Che cosa fa scatenare questi attacchi?

“Il fatto che  noi vogliamo proteggere i principi non negoziabili sui quali non esiste alcun margine di trattativa e dialogo. Penso all’aborto, al divorzio, alla contraccezione o alla famiglia che è solo quella composta da uomo e donna aperti alla vita. Accade che si confondano i diritti con i delitti e che si chiedano solo diritti,  senza doveri. Altri tipi di unione che pur meritano rispetto umano, non sono famiglie, ma associazioni civili e basta. Penso alla convivenza, che era e e resta peccaminosa, o alle coppie omosessuali. La famiglia nel progetto di Dio, come dicevo prima, è uomo-donna, è quella la formazione secondo natura. Sicuramente dobbiamo avere sensibilità verso le coppie omosessuali, però è nostro dovere  rispettare prima di tutto la natura, poi chi si sacrifica vivendo in base al diritto naturale”.

DDl Zan, è polemica…

“Non entro nel merito della legge. Tuttavia  è un momento nel quale si cerca di eliminare il sacro, è già accaduto nella storia. Oggi l’intolleranza verso i valori cristiani, magari favorita da personaggi internazionali poco limpidi è ai massimi storici. La mia sensazione è che quella legge sia contraria al diritto di espressione, tuttavia non è una novità. Nel passato in Svezia è accaduto che pastori protestanti abbiano avuto problemi solo per aver spiegato la Parola di Dio dal punto di vista morale. La tendenza generale è di leggere la Bibbia secondo convenienza, togliendo quello che è scomodo ed infastidisce, o non è moderno, cioè non asseconda il modo di pensare della gente. La si legge insomma a convenienza cadendo così in una specie di neo relativismo”.

Migranti…

“La nostra fede cristiana ci porta ad accogliere chi è forestiero e le migrazioni nella storia ci sono sempre state. Pensi che san Benedetto nei conventi aveva le foresterie per chi viaggiava. La Scrittura  dice: ‘accogli il forestiero, come il Signore accoglie te’, siamo tutti ospiti della terra. Tuttavia, nell’accoglienza bisogna  essere prudenti. Cioè valutare chi viene, con che intenzioni lo fa, e ricordare che una nazione può accogliere nei limiti del possibile, non è pensabile accettare tutti. Inoltre ricordo che la carità parte dai vicini per arrivare ai lontani e spesso abbiamo la tendenza a  preferire il forestiero rispetto al prossimo che è quello che ci vive accanto. In questo modo spingiamo gente disperata spinta spesso da personaggi senza scrupoli, a prendere il mare con tutte le conseguenze negative. Non ci si rende conto che qui non è il Paradiso in terra e alla fine vivono male loro e creano problemi  a tutti”.

 

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