Proviamo a comprendere il fenomeno mediatico del “delirio da vaccino”
IL VACCINO ANTI-COVID SEMBRA ESSER DIVENTATO IL NUOVO DOGMA DI UN MONDO ALL’INCONTRARIO CHE, SULLE REALTA’ ULTIME, RESTA INVECE AL BUIO
–
Di Barbara Appiano
Io Dogma tu vaccino chi di noi due è più clandestino? Dogma sono e dogma resto, arrivo da lontano dal mistero della fede…
Tu vaccino vorresti sostituirmi per aumentare la tua visibilità di una puntura diventata un passatempo al pari di una Santa Messa o di un funerale, di una Cresima o Santa Comunione dove a piangere sono le tante siringhe in attesa di essere inoculate in braccia inquiete che non vedono altro che una siringa da abbracciare…
Sono lontani i tempi in cui io Dogma inattaccabile e corazzato contro i miscredenti che mi accusavano di apostasia, viaggiavo in ogni angolo della terra per seminare pazienza, sofferenza e tolleranza, inseguito da altri dogmi che mi ostacolavano nel mio cammino costante verso la beatitudine della fede che tutto perdona e tutto accoglie, ero il mondo che attendeva di essere amato senza condizioni e senza compromessi…
Ora scombussolato per il tuo clamore per il tuo andare e venire da un set televisivo all’altro dove ti vedo ciondolare con una bandiera arcobaleno che non ci pensa proprio di essere ammainata… Non sia mai, griderebbe alla discriminazione fra bandiere e stendardi. Mi accorgo che sono in ritardo e che non ho gridato abbastanza al ratto della fede quando ancora i ladroni non erano organizzati per cambiare il cielo da terso ad arcobaleno…
Consultati meteorologi, climatologi e simili, mi assicurano che è normale e legittimo che un arcobaleno diventi un’istituzione da sbandierare e per questo necessitando di un vessillo e ancora normale che vada a rubare i colori della vita da affumicare per sbiadirne la sua essenza e trasformarla in una provetta…
Provo a comprendere il fenomeno mediatico del delirio da vaccino, folle impazzite in tante piazze invocano la siringa come uno sciamano invoca gli antenati e relativi spiriti, un boato mi spinge fuori rotta e senza comprenderne la destinazione mi ritrovo ad un tavolo multilaterale di tanti virus che discutendo tra loro non sanno di essere ascoltati. Sono i nuovi arrivati, neonati che senza una famiglia cercano di affiliarsi per diventare il nuovo dogma che mi dovrebbe sostituire non si sa se per limiti d’età o perché come dogma sono fuori onda e fuori tempo e nessuno più mi crede e mi prega nelle sante chiese, alcune diventate “hub”.
Vediamo parcheggi che infornano folle invocanti non il sottoscritto dogma della fede, bensì il vaccino come nuovo Dio cui versare il proprio sangue e RNA messaggero. Quest’ultimo messaggia costantemente via chat ogni profezia e maledizione pur di mantenere voi sotto tensione cacciandomi via dal vostro immaginario collettivo, sì da sentirmi in stato di abbandono pronto ad essere affidato ad un amministratore di sostegno speciale. La Scienza che domanda e risponde allo stesso tempo multando chi domanda e non si accontenta della risposta…
Ma sempre eterno io sono benché la concorrenza incalzi e una parolaccia, la cancel culture, ha il compito di radere al suolo l’idea del mondo della sua storia e del suo passato.
Poiché io, dogma, appartengo al mondo dei credenti e anche al mondo di coloro che dubitano delle scellerate idee di rifondare il mondo cancellando polvere vetusta di conoscenza e memoria. Allora io dogma divento una parola e non un atto di fede da mettere sotto la naftalina oscurando la fantasia che scateno quando vi dico che il Paradiso esiste, è lo slancio vitale del mondo interiore che si chiama metafisica che la cancel culture vorrebbe “sbianchettare” senza diritto di replica di chi, come me, esiste da quando voi siete sulla terra, io che sono fede e mistica, speranza e progetto per il futuro, verrei messo in disparte per dare spazio ad un mondo nel quale il passato sia declassato senza punteggio e possibilità di riabilitarmi spiegando che le lingue antiche latino e greca sono l’impalcatura su cui io nacqui prima come mondo degli Dei poi civilizzandomi attraverso un uomo che faceva il falegname e si chiama Gesù. Allora divenni una parola che passava di bocca in bocca fino ad arrivare ai giorni vostri per riempire l’eco del colonnato più famoso del pianeta.
Divenni Dogma come potenza di un esercito di abbracci che dimenando mani e braccia sollecitano sempre la mia presenza invisibile dove era necessario per fermare guerre fratricide in cui i presunti fratelli non avendo stesso DNA altra vostra scoperta sostenevano che la licenza di uccidere era libera non essendo gli uomini fratelli di sangue…
E io che sono dogma che faccio e che facevo? Intervenivo con la mia eloquenza di essere mistica e metafisica figlio di una madre che generando senza sosta ha generato l’amore per farmi compagnia e non lasciarmi solo…
L’ortodossia mi vuole dritto come un fuso che persegue la destinazione di un mondo dove la vita e la morte sono una cosa unica ceduta come “pacchetto unico” a chi vuole vivere per lasciare a chi arriverà dopo traccia del suo passaggio…
E voi anziché invocarmi come forza che sconfigge il dubbio che si inginocchia davanti agli irti sentieri della sofferenza mi imponete l’auto cancellazione dall’albo della fede che non è l’ordine delle fattucchiere ma testimonianza che ovunque io sia resto il vostro faro e non fanalino di coda…
Guai a cancellarmi! Non riconoscerete più i vostri fratelli e non per il diverso DNA che vi rende uomini e donne di buona volontà, ma perché cancellandomi ogni freno inibitore della vostra umanità si libererà, liberando il lato oscuro del vostro istinto che non è supremazia ma solo pazzia…
Il colonnato resta al suo posto, io vago in ogni dove perché ovunque ci sia un dubbio una domanda, possa intervenire dicendo che dove la ragione non può interviene la fede di qualsiasi origine e luogo. Lasciatemi al mio posto, sono l’amore che non domanda ma dona senza pretendere di diventare il totem della vostra esistenza, io sono il dogma che vi dice “fermatevi !” al bivio del vaccino, che mi vuole sostituire come dogma della scienza la quale per sua natura non è un calcolo esatto ma solo e sempre un tentativo che non smette di cercare il fine della vostra esistenza che non è esperimento ma sentimento. La vita è quello slancio vitale che vi consente di sentirvi vivi anche quando il mondo si oscura non per risparmio energetico ma per la violenza, altra mia concorrente sleale che vi seduce promettendo vittorie illusorie di potenza in cui “l’Io e il Noi” diventano Uno senza essere coscienza.
No, non sostituitemi con il dio-vaccino…