È un delitto dare le cose sante ai cani e le perle ai porci

È un delitto dare le cose sante ai cani e le perle ai porci

OGGI, PER AVERE IL CONSENSO UMANO, SI TENDE A FARE IL CONTRARIO

Di Padre Giuseppe Tagliareni

Abramo aveva portato con sé anche Lot, suo nipote. Entrambi erano molto ricchi in servi, greggi e armenti. Ad un certo punto, per non dar adito a litigi tra i loro mandriani per i pozzi e per i pascoli, decisero di separarsi. Disse a Lot: “Non vi sia discordia tra me e te, perché noi siamo fratelli. Non sta forse davanti a te tutto il territorio? Sepàrati da me. Se tu vai a sinistra, io andrò a destra; se tu vai a destra, io andrò a sinistra” (Gen 13,8-9).

Lot scelse la fertile vallata del GIordano e si stabilì presso Sodoma, una città molto corrotta. Abramo si stabilì nel paese di Canaan. Dio gli disse: “Alza gli occhi e, dal luogo dove tu stai, spingi lo sguardo verso il settentrione e il mezzogiorno, verso l’oriente e l’occidente. Tutta la terra che tu vedi, io la darò a te e alla tua discendenza per sempre. Renderò la tua discendenza come la polvere della terra” (vv.14-16).

Egli si stabilì alle “Querce di Mamre, che sono ad Ebron, e vi costruì un altare al Signore” (v.18). Abramo sta vicino a Dio: da qui gli verrà un’eredità incalcolabile. Ma come sarà possibile?

È un delitto dare le cose sante ai cani e le perle ai porci: la S. Comunione non si dà a chi vive nel peccato; né possono ammettersi in chiesa coloro che disprezzano il Vangelo. Oggi, per avere il consenso umano, si tende a fare il contrario, Ma è sbagliato. “Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!”.

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