“Il virus è stato inventato dai grandi per farci lavare le mani?”
E’ UNA DELLE DIVERTENTI DOMANDE CHE I BAMBINI HANNO POSTO A FRANZ PAGOT, AUTORE DEL IL LIBRO ILLUSTRATO: “IL CAVALIERE, LA PRINCIPESSA E IL VIRUS INVISIBILE”. I PROVENTI ANDRANNO IN BENEFICENZA ALL’OSPEDALE MAYER
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Di Valeria Pomponi
“Mio padre dice che noi bambini non ci ammaliamo di Covid, peccato perché io non volevo andare a scuola”, “Il mio cane mangia le cacche e non si ammala del virus. Magari dovremmo mangiare la cacca anche noi”, sono queste alcune delle esilaranti domande che i bambini hanno posto a Franz Pagot, autore del libro illustrato: “Il Cavaliere, la Principessa e il Virus invisibile”, un volume che spiega il Covid ai bambini e i cui proventi sono destinati all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
“Il libro – spiega Franz Pagot (anche autore dei disegni), l’ho scritto con l’obiettivo di dare delle risposte alle ‘grandi’ domande che i bambini, in questi interminabili mesi di pandemia, si sono posti sul Covid. Volevo rassicurarli rispetto a degli interrogativi come: ‘perché le persone devono rimanere distanti e indossare la mascherina?’, ‘il mio cagnolino si può ammalare?’. Ma la cosa sorprendente è stata che una volta terminata la lettura del volume i bambini hanno posto degli ulteriori quesiti sia a me e sia ai propri genitori”.
Domande extra che dimostrano tutta la loro curiosità, incantevole purezza, dolcezza e involontaria ironia. “Purtroppo quando un bambino fa molte domande – prosegue l’autore – oltre a essere una modalità conoscitiva tipica dell’età infantile, spesso può anche voler dire che in casa non trovano le risposte giuste oppure nessuno gliele dà”.
E, in effetti, domande come: “Mamma e papà sono nervosi e danno la colpa al virus… il virus si sta prendendo le colpe di tutto”, evidenziano un periodo profondamente stressante che ha modificato le dinamiche relazionali sia nel mondo lavorativo sia in quello familiare.
“Per spiegare come poter conoscere e ‘sconfiggere’ il virus – sottolinea Pagot – ho utilizzato volutamente lo strumento della favola proprio perché, oltre ad essere uno degli strumenti più potenti per riflettere sulle nostre stesse emozioni ed esperienze personali, ho immaginato che potesse venir letto come favola della buonanotte, andando a ricreare un momento di grande compartecipazione e armonia familiare. Mentre raccontiamo una storia creiamo una forte complicità tra noi e l’ascoltatore, specialmente quando il narratore è il genitore, diventando anche la guida che aiuta il bambino a navigare tra le sue paure e i suoi dubbi”.
Usando il disegno come strumento narrativo, l’autore affronta quindi il tema del Covid in una declinazione fantastica, dando vita a un mondo animato da personaggi eroici che si battono per sconfiggere il virus e dove l’immaginazione diventa per il bambino la chiave interpretativa della realtà. Un po’ come fece Roberto Benigni nel film “La vita è bella”, la visione fantastica consente di percepire la realtà in modo meno doloroso e difficile. Anche la scelta del titolo non è casuale “Il Cavaliere, la Principessa e il Virus invisibile”, racchiude in sé un messaggio di grande speranza. “C’è’ una bellissima frase di Gilbert Keith Chesterton che dice: le fiabe non raccontano ai bambini che i draghi esistono. I bambini sanno già che i draghi esistono. Le fiabe raccontano ai bambini che i draghi possono essere uccisi che Il virus può essere sconfitto”.
Il libro, (acquistabile su Amazon sia in italiano sia in inglese nonché scaricabile su Youtube nella versione video-animata al link https://youtu.be/jr7u-IcBLVM), è stato scritto con la collaborazione di psicologi e virologi ed è rivolto non solo ai bambini ma anche a genitori, insegnanti, terapisti e consulenti che lavorano con i più piccoli. Le vendite del volume, presto realizzato anche nella versione audiolibro, hanno già consentito all’autore di donare 5mila euro al Mayer di Firenze.
CHI È FRANZ PAGOT
Cav. Franz Pagot AIC OMRI, nato vicino a Venezia dopo aver lavorato per molti anni come assistente alla macchina da presa in pubblicità e nel cinema, si trasferisce a Londra negli anni 80, assistendo il noto operatore Steadicam John Ward in film come Full Metal Jacket, Robin Hood e Sleepy Hollow, diventando anche un noto e rispettato direttore della fotografia nel cinema, girando più di 500 spot pubblicitari. Con il suo stile a “chiaroscuro”, ha inquadrato e dipinto con la luce miti del cinema tra cui: Peter O’Toole, Ray Winstone, Jude Law e Steven Berkoff. E’ anche un rispettato pittore su tela e alcuni dei suoi lavori sono in mostra presso la Saatchi Art Collection. Pagot e’ membro del prestigioso BAFTA e del GBCT, ed è giornalista iscritto all”Album dei giornalisti Inglesi. Ha vinto numerosissimi premi e pubblicato diversi libri (i cui proventi sono devoluti in beneficenza) tra cui “Immersive 3D: The Secrets Of Beautiful Stereo Cinematography”, apprezzatissimo da critica e pubblico e “La Politica Italiana spiegata a mia figlia” con cui ha vinto il premio Sciascia. E’ anche un noto doppiatore e speaker nella televisione, nel cinema e in spot pubblicitari, rappresentato dalla famosa agenzia di doppiatori Hobson’s. Occasionalmente insegna in varie scuole e università ed è uno speaker sulla comunicazione, tenendo lezioni in varie città mondo. È stato nominato Cavaliere al Merito dell’Ordine della Repubblica Italiana nel Giugno del 2018.