Il dragone cinese come la Germania nazista. E l’Italia sempre più liberticida!
TUCKER CARLSON HA ACCUSATO IL VIROLOGO ANTHONY FAUCI DI AVER MENTITO, SOTTO GIURAMENTO, RIGUARDO L’ORIGINE CINESE DEL VIRUS
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Di Matteo Orlando
Per le pillole di contro-informazione, questa settimana Informazione Cattolica vi ha offerto tante notizie dall’estero, alcune notizie di politica italiana e qualche news dal mondo cristiano.
Cominciamo dall’estero. In Cina, ha scritto Angelica La Rosa, una sopravvissuta al massacro di Piazza Tiananmen ha raccontato che oggi “La Cina è più pericolosa della Germania nazista”.
Tra gli altri lo stanno sperimentando sulla loro pelle i cristiani perseguitati dal regime comunista. “Il dragone cinese colpisce ancora”, ha scritto Diego Torre, ricordandoci gli ultimi colpi inferti dalle autorità comuniste alla chiesa martire cinese.
Sempre dalla Cina, in collaborazione con gli Usa, arriva un’altra notizia descritta da Emanuela Maccarrone nell’articolo dal titolo “Fauci, Bill Gates, l’Istituto di virologia di Wuhan e quello che non ci dicono”. Tucker Carlson, conduttore televisivo e commentatore politico statunitense, ha accusato il virologo Anthony Fauci di aver mentito, sotto giuramento, riguardo l’origine cinese del virus.
Mentre la dottoressa Jennifer Roback Morse, del Ruth Institute statunitense, in un articolo dal titolo “Il punto di non ritorno della fertilità in Cina”, ha denunciato la scellerata politica comunista, recentemente rivista, sul numero massimo di figli per coppia, perché oltre a portare con sé gli orrori dell’aborto forzato e delle sterilizzazioni, ha predisposto al crollo della fertilità con risvolti paurosi di carattere sociale ed economico.
Dal fronte opposto, invece, in Russia il patriarca di Mosca ha chiesto alle donne di non abortire e a consegnare i figli alla Chiesa se non possono prendersi cura di loro.
Ancora, due brutte notizie arrivano dalla Francia e dall’Armenia. Nella Francia dello schiaffeggiato Macron, alle persecuzioni del 1871 sono seguite quelle del 2021, con il rigurgito violento odierno dei nostalgici dei tempi andati. Come ha scritto Diego Torre, attivisti di sinistra hanno contestato una processione cattolica a Parigi che ricordava un arcivescovo e i sacerdoti assassinati 150 anni fa durante la “Comune parigina”.
Andando verso est, in Armenia diverse chiese e monasteri sono già stati rasi al suolo, ci ha ricordato Umberto Spiniello nel suo articolo dal titolo “La più antica civiltà cristiana della storia rischia di scomparire per sempre”.
Come rischia di sparire il rispetto per la vita nascente in un minuscolo stato dell’Europa. “Anche Gibilterra, che considerava la Vita un principio non negoziabile, sta per cedere!”, ha scritto Maria Bigazzi, ricordandoci che il 24 giugno i gibilterrini voteranno un referendum per la legalizzazione o meno dell’aborto, considerato dall’attuale legge del paese un reato perseguibile.
Reato, invece, che potrebbe diventare in Italia la difesa della famiglia naturale, quella fondata da un solo uomo e da una sola donna aperti alla vita. “Sveglia italiani: guardate cosa è successo negli stati in cui sono in vigore norme pro Lgbt”, ha scritto Emanuela Maccarrone, che ha citato un esempio particolare: gli insegnanti che si oppongono all’ideologia gender nelle scuole sono additati come “pericolosi omofobi e transfobici”.
E Matteo Castagna ci ha ricordato che il “Deep State” vuole togliere all’uomo bianco eterosessuale la libertà di accogliere la Grazia, perché la “cultura post-Covid” è all’insegna dell’odio verso il maschio, bianco, eterosessuale.
Covid e vaccini è stato anche l’argomento dell’editoriale di Gian Piero Bonfanti dal titolo “La propaganda sta raccogliendo i suoi frutti” con l’illusione di un ritorno alla normalità.
Normalità che non c’è, invece, per alcuni politici del centro-destra perché, come ha scritto l’avvocato Dalila Di Dio, “chi si fa portatore di idee che dissentono dalla narrazione imposta è un odiatore” e si “vuol far passare l’idea che esistano uomini che partoriscono e donne con il pene”.
E purtroppo queste idee sono anche diffuse da una certa élite tanto che il nostro Pietro Licciardi ha scritto che quelle che comunemente sono considerate le élite offrono oggi un ben misero spettacolo di sé ma senza vere élite una società non può reggersi.
Sempre parlando di politica, Daniele Trabucco e Gloria Callarelli ci hanno fatto riflettere sullo Stato «parallelo» di Mario Draghi, vale a dire sulla cabina di regia governativa, una «struttura parallela» da cui il Parlamento è tagliato fuori.
Uno sfratto, nel pieno senso del termine, che riguarda invece, la nostra urbanistica. La casa, il quartiere e il villaggio, nella storia delle civiltà, sono sempre state il luogo ideale dell’educazione e dell’integrazione sociale, unità di produzione e centro di vita spirituale insieme, oltre che luoghi di solidarietà tra le generazioni. Ma, come scrive Giuseppe Brienza, la vita divenuta anonima della grandi città, il sovraffollamento urbano e la conseguente carenza di abitazioni assieme alle tante situazioni precarie e disagiate, hanno diffuso un degrado ed una bruttezza con pochi precedenti storici, dimenticandosi di quanto insegna la Dottrina Sociale della Chiesa, vale a dire “non tutti in città” e “città a dimensione umana”.
Circa alcune notizie legate al mondo della Chiesa, il nunzio Musarò, intervistato da Bruno Volpe, ci ha ricordato che “i governi cambiano, i regimi crollano” ma noi cattolici restiamo fedeli al Vangelo e che “in diplomazia Papa Francesco si inserisce bene nel solco già aperto da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI”.
L’Arcivescovo di San Francisco Salvatore Cordileone ci ha ricordato, invece, che “serve un grande sforzo per ri-catechizzare i cattolici sull’Eucaristia”, questo perché, come ha scritto Padre Giuseppe Tagliareni in uno dei suoi commenti al Vangelo del Giorno, l’eucaristia oggi molti la ignorano, altri la impediscono, altri ancora la profanano o la dissacrano. E ad ognuno sarà chiesto perché!
Come sarà chiesto il perché alle barbare assassine di Suor Maria Laura Mainetti, uccisa – come ci ha ricordato in un suo articolo Padre Francesco Bamonte, presidente dell’Associazione Internazionale degli Esorcisti – in odio alla fede, durante un rito satanico, che è stata beatificata pochissimi giorni fa dalla Chiesa.
Una bella notizia, invece, arriva da Ivrea, dove dopo ben 6 anni, come ha scritto Sara Deodati, c’è una nuova vocazione nell’ordo virginum diocesano. Quello delle vergini consacrate è un ordine che risale alle origini del Cristianesimo e nella chiesa italiana si confida possa trovare “nuova vita” per collaborare alla ri-evangelizzazione della società.
Infine, per concludere in musica, come ci ha ricordato Andrea Rossi, si chiama “La tua ferita” ed è il titolo del nuovo brano musicale che la cantautrice Mirael ha presentato in anteprima nazionale a Ferrara. “È un messaggio di fede e di conforto – ha dichiarato la cantautrice cristiana -, che dedico a tutti coloro che portano i segni fisici e interiori di ogni esperienza dolorosa della vita e del periodo storico che stiamo vivendo”.