C’è ancora qualche posto per il “Lago” e per la “Fille”?
Cultura e danza, lavorando “pancia a terra”
–
A cura di Angelica La Rosa
Alla fine è arrivata l’eco dell’applauso scrosciante di 500 persone che valevano per 2346, tanti ne contiene il teatro Arcimboldi.
Al curtain call sembravano impazziti e l’entusiasmo del pubblico rimbalzava sugli inchini eleganti, sui passaggi saltellanti e sugli ampi gesti di saluto del corpo di ballo dell’Accademia Ucraina di Balletto, direttore di orchestra compreso…
Dal 27 marzo 2020 i centocinquanta ballerini professionisti in fieri di AUB non hanno mai smesso di sperare e di allenarsi. Sarebbe stato quello il giorno della prima rappresentazione del celebre e solenne “Lago dei Cigni”, seguito dal piccolo, divertente e sconosciuto capolavoro del repertorio classico “La Fille Mal Gardée”. Sarebbero stati 5 gli spettacoli di quel fine settimana…la normalità che si dipana tranquilla anno dopo anno. E invece è iniziata la battaglia epica, straordinaria del giovane corpo di ballo di AUB contro il covid. Le armi? L’astuzia, il rigore, la pazienza, il coraggio, la prudenza…. E forse anche un po’ di sana follìa. Il tutto sempre rispettando caparbiamente i famosi DPCM a raffica di ormai – si spera – lontana memoria. Ma era tutto nuovo. Si doveva obbedire. Giustamente.
Tutto chiuso, tutto fermo, tutti a casa…. Che fare? Anzitutto il dato evidente e prezioso: ai primi di marzo 2020 già 4500 biglietti erano stati venduti per i 5 spettacoli in cartellone. E’ stato l’inizio della luce in fondo al tunnel. I DPCM prevedevano che ci si potesse allenare (il come andava inventato) per onorare gli acquisti. Non si poteva mollare: il pubblico, prima di tutto, e il suo diritto a godere della pura bellezza.
Così è iniziata la maratona, capitanata ovviamente dai presidi della scuola e dalla direttrice di AUB, Caterina Calvino Prina: DAD di scuola e DAD di danza. Sei ore al mattino e tre al pomeriggio per i più giovani delle Medie e viceversa per i grandi del Liceo. Dal lunedì al venerdì. Con i docenti della scuola e i maestri di danza alle costole…online, perché anzitutto bisognava resistere, Arcimboldi a parte, bisognava tenere la mente occupata, macinare pagine e passi di bellezza per non impazzire. E per non atrofizzare i muscoli!
Riflessione: da parte dei grandi della danza mondiale, nei primi mesi e oltre della pandemia… silenzio assordante. Ma non c’era tempo di pensare a chi non si faceva vivo: l’estate era alle porte, con buone speranze e DPCM sempre più clementi. Dall’8 giugno 2020 (ultimo giorno di scuola Media e Liceo Linguistico) al 24 luglio, tutti di AUB sono in presenza in sala di danza, con tutti i protocolli possibili, chiusi dentro a ballare e a vivere in convitto, con ampia pedana all’aperto tra le palme nel cortile storico della sede unica di Scuola e Accademia.
Un edificio storico nel cuore di Milano, dove ininterrottamente dal 1854 si fa scuola dai tre ai diciannove anni e dove da 15 anni si balla anche, da professionisti, nelle sale dedicate ad AUB. Certo, un unicum. Gli Arcimboldi parevano lontani, ma intanto si macinavano ore di allenamento sotto il velarium del palco in cortile.
Risultato: il corpo di ballo di AUB ha riaperto le danze della ripresa a Milano alla fine di luglio sul palcoscenico di Estate Sforzesca e a settembre era di nuovo in presenza per tutto: scuola e danza, con i 4500 spettatori nel cuore.
Ottobre: colpo di coda del covid e battaglia durissima: mascherine (ma non in sala di danza!), distanziamento, ettolitri di gel sulle mani, rigoroso servizio a mensa, pulizie potenziate in tutta la scuola e raddoppiate nei bagni, riunioni col medico scolastico e con quello dell’Accademia, autodichiarazioni di tutti i tipi, genitori all’erta collaborativi e attenti, docenti di scuola e maestri di danza come guardie del corpo dei loro ragazzi (tutta la scuola come una enorme bolla trasparente) verso il nemico invisibile. Ma anche allegria e vicinanza, cultura e danza, naturalmente lavorando…”pancia a terra”.
Risultato: nessun giorno di quarantena, da settembre 2020 all’8 giugno 2021, ultimo giorno di scuola, per tutte le classi dal Nido al Liceo e per tutti i corsi di danza. Non solo: da venerdì 4 a domenica 13 giugno, finalmente i 4500 spettatori amanti della danza saranno agli Arcimboldi, in 11 spettacoli con al massimo 500 spettatori l’uno… Ma non importa il numero: ad ogni curtain call c’è lo scroscio degli applausi, amplificati dalle dimensioni del teatro più capiente d’Italia e dall’energia che solo la pura bellezza sa sprigionare. Bisogna dirlo. Che si sappia: l’Italia ha ripreso con la danza e con la scuola. I centocinquanta ballerini di Accademia Ucraina di Balletto sono pronti a dimostrarlo…. Forse c’è ancora qualche posto per il “Lago” e per la “Fille”!