In Cina fallisce anche la politica dei due figli… Permetterà di averne tre
NEL FRATTEMPO CI SONO STATE MILIONI DI BAMBINE ABORTITE
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Di Angelica La Rosa
Cinque anni fa il governo cinese ha sostituito la “politica del figlio unico” con quella di due bambini. Ci sono voluti 35 anni per verificare che la natura tendesse all’equilibrio e che per raggiungerlo la politica di concedere un solo figlio per coppia era un disastro. Anche gli esponenti del Partito Comunista Cinese hanno capito che l’invecchiamento della popolazione, la mancanza di ricambio generazionale, la perdita di talenti e di capitale umano, sono fattori che avrebbero appesantito l’economia del Paese.
Nel frattempo ci sono state milioni di bambine abortite, perché le coppie cercavano di avere come unico figlio un maschio, perché potesse aiutare nei lavori più faticosi, e ci sono state tante donne che sono state costrette a sterilizzarsi per non infrangere di nuovo la legge.
Intanto in Italia, come nel resto del mondo, i partiti di Sinistra e le femministe tacevano. Adesso la Cina si è ancora una svolta svegliata e pensa di permettere anche tre figli per coppia. Questo per invertire alcuni dati disastrosi.
Infatti, in Cina non ci sono donne per tutti (cinque anni fa il Partito Comunista Cinese aveva fatto il calcolo che mancano all’appello 400 milioni di donne) e, addirittura, qualcuno ha proposto la poliandria, la relazione matrimoniale di una donna con più uomini, una pratica che è stata presente nelle consuetudini di alcuni popoli primitivi. Mentre è risaputo che ci sono state, e ci sono ancora, le tratta di donne vietnamiti, malesi, coreani, per soddisfare i bisogni sessuali dei maschi cinesi…
La legge cinese, inoltre, obbliga i figli a “tornare spesso a casa per visitare i genitori”. Gli anziani, che nella logica comunista, sono esseri inutili e improduttivi, e spesso non hanno nessuno che si occupi di loro.
Adesso, secondo il Politburo del PCC, con la politica dei tre figli permessi si “migliorerà la struttura demografica della Cina”, si “risponderà attivamente all’invecchiamento della popolazione”, e si “manterrà i benefici del dividendo demografico”.
Ma sarà difficile uscire dallo schema del figlio unico, soprattutto nelle città, dove il “capitalismo comunista” avanza intrepido… E continueranno a crescere generazione di figli unici, per lo più maschi e viziati, che popoleranno e dovranno governare una delle grandi potenze mondiali.