La Chiesa oggi è invasa dai devastatori
NON ERA VENUTO PER DOMINARE, MA PER SERVIRE E DARE LA PROPRIA VITA IN RISCATTO PER MOLTI. LEZIONE DIFFICILE DA DIGERIRE PER CHI FA DELL’ORGOGLIO LA SUA BANDIERA…
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
Dopo la morte di Alessandro Magno (323 a.C.), la Palestina cadde sotto il dominio dell’Egitto e della Siria e non riuscì più ad avere l’indipendenza. Il Siracide invoca la potenza di Dio, perché si mostri qual è ai popoli pagani e Israele possa tornare ad essere il popolo primogenito.
“Abbi pietà di noi, Signore, Dio dell’universo, e guarda. Alza la tua mano sulle nazioni straniere, perché vedano la tua potenza. Rinnova i segni e ripeti i prodigi, glorifica la tua mano e il tuo braccio destro” (Sir 36,1-7). Gli israeliti si trovano divisi, servi dei potenti, alcuni deportati, altri uccisi. L’autore sacro chiede la vendetta di Dio: “Schiaccia le teste dei capi nemici che dicono: “Non c’è nessuno al di fuori di noi”. Raduna tutte le tribù di Giacobbe, rendi loro l’eredità come era al principio” (vv.12-13).
Dio è uno solo; tutti gli dei sono un nulla. “Abbi pietà della tua città santa… risveglia le profezie fatte nel tuo nome… i tuoi profeti siano trovati degni di fede” (vv.15-18). Perché non fare questa preghiera per la Chiesa, che oggi è invasa dai devastatori?
Gesù più volte annunziò la sua passione e morte a causa del rifiuto dei capi d’Israele. I discepoli non capivano e piuttosto ambivano posizioni di potere, pronti a litigare tra loro. Egli propose il sue esempio: non era venuto per dominare, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti. Lezione difficile da digerire per chi fa dell’orgoglio la sua bandiera.