Shemà. Commento al Vangelo del 23 maggio della teologa Giuliva Di Berardino

Shemà. Commento al Vangelo del 23 maggio della teologa Giuliva Di Berardino

Shemà (in ebraico “Ascolta”), un commento al Vangelo del Giorno di Giuliva Di Berardino.

Anche a noi, uomini e donne del terzo millennio, Nostro Signore Gesù Cristo dice: “Shemà”. Ascoltiamolo!

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IL COMMENTO TESTUALE

IL VANGELO DEL GIORNO: Gv 15, 26-27; 16, 12-15

domenica 23 maggio 2021

PENTECOSTE

Oggi festeggiamo la Pentecoste, che per i Cristiani celebra la discesa dello Spirito Santo su Maria e gli apostoli riuniti insieme nel Cenacolo. In altre parole è la festa di fondazione della Chiesa intesa come comunità di credenti, come leggiamo dal Libro degli Atti degli Apostoli, in cui è raccontato questo evento prodigioso della prima Pentecoste. Il racconto degli Atti degli Apostoli ce lo mostra bene : è lo Spirito Santo che fonda la Chiesa, che fa nascere credenti, che opera oltre le capacità umane. Infatti gli apostoli stessi restano meravigliati dei prodigi della Pentecoste: il vento forte, le lingue di fuoco, le lingue nuove, la paura disintegrata. Subito agisce Pietro, il quale, ricevuto lo Spirito Santo, annuncia senza timore la salvezza che viene dalla Pasqua di Gesù e, sempre secondo il racconto degli Atti, rimane sorpreso egli stesso nel costatare che non solo viene capito da genti straniere, ma che quella gente  chiede di aderire alla fede in Gesù e si fa battezzare. Non ci sono dubbi: è lo Spirito Santo che fa di una comunità una comunità credente, unita nel nome di Dio, inviata nel nome del Risorto. È lo Spirito Santo che fa della Chiesa una comunità in uscita, fin dal suo nascere! Ecco, il Vangelo oggi ci mostra proprio l’azione dello Spirito Santo nella comunità credente e in ogni singola persona che viene riempita di Spirito Santo, lì dove vive, per diventare segno dell’amore di Dio nel mondo. È scritto infatti che lo Spirito darà testimonianza di Gesù, guiderà alla verità tutta intera e  annuncerà cose future.
Lo Spirito darà testimonianza di Gesù perché rende ogni credente, e tutta la Chiesa, testimone nello Spirito Santo: non solo testimone di bei sentimenti e di amicizia vera, ma testimoni nello Spirito Santo, perché i sentimenti di benevolenza e di amicizia, nei credenti, sono immersi, nella potenza divina dello Spirito di Dio, che è capace di fare nuove tutte le cose in noi.
Lo Spirito Santo, poi, ci indica il testo, guida alla verità tutta intera: non alla verità e basta, perché la verità non è mai solo quella che comprendo io, non è la verità e basta, ma la verità tutta intera, perché ciascuno di noi è sempre privo di una parte della verità che lo Spirito Santo ci guida a conoscere, gradualmente, nella vita.
Infine lo Spirito Santo annuncia cose future, perché non permette che restiamo ciechi interiormente e che chiudiamo gli occhi della fede limitandoci a considerare solo il presente, entrando in una mentalità di consumo e di profitto. Lo Spirito Santo ci annuncia cose future perché ci darà sempre la possibilità di alzare lo sguardo verso l’oltre, verso il futuro, perché attraverso di noi possa annunciare ciò che gli occhi della fede vedono, oltre l’indifferenza e la durezza dei cuori umani, anche dei nostri. Allora invochiamo lo Spirito Santo sulla nostra umanità, perché oggi, solennità di Pentecoste, l’umanità intera riceva i doni che Dio promette a chi crede e che la Chiesa viva una nuova Pentecoste, in cui riscopra di essere sempre più povera e piccola, semplice comunità di poveri testimoni di Cristo, nello Spirito. Preghiamo insieme con l’orazione di colletta della messa di oggi: O Dio, che nel mistero della Pentecoste santifichi la tua Chiesa in ogni popolo e nazione, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo, e rinnova anche oggi nel cuore dei credenti i prodigi che nella tua bontà hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Buona domenica di Pentecoste!

Gv 15, 26-27; 16, 12-15

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

IL COMMENTO IN VIDEOhttps://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g/videos

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