Fatima: blasfemia e profezia a confronto

Fatima: blasfemia e profezia a confronto

DELLE APPARIZIONI DELLA MADONNA A FATIMA NEL 1917 NON SI È PARLATO ABBASTANZA

Di Diego Torre

De Maria numquam satis: di Maria non si dirà mai abbastanza.

Così i padri della Chiesa ci hanno insegnato. Parafrasando: delle apparizioni della Madonna a Fatima nel 1917 non si è parlato abbastanza. Non sono infatti avvenute nelle modalità richieste dalla Vergine SS le consacrazioni della Russia e del mondo. Infatti diversi pontefici hanno ritenuto opportuno ripeterle.

Non si è diffuso nel mondo la devozione al Cuore Immacolato e la comunione riparatrice dei 5 sabati. Non si vede nel suo complesso alcuna conversione degli uomini e dei popoli; tutt’altro. Troppi cristiani snobbano quell’estremo appello, irridono al Rosario e, in genere, al ruolo della Madonna nella storia della salvezza.

E’ bene allora ricordare quell’evento ed il messaggio ad esso collegato, che supera in eccezionalità di contenuti anche le altre manifestazioni mariane. Parliamo di 6 apparizioni avvenute nel 1917 a tre pastorelli in cui il Cielo ha parlato alla terra con ricchissima dovizia di particolari e di ammonimenti. In estrema sintesi la Vergine SS.:

– denunciò la penosa condizione spirituale dell’umanità;

– mostrò ai 3 pastorelli l’inferno, ricordandone l’esistenza e l’orrore;

– indicò i mezzi d’intervento: preghiera (il S. Rosario in particolare), digiuno, penitenza, devozione al Cuore Immacolato di Maria, per evitare i castighi meritati dall’umanità.

In quello che sembra un autentico bollettino di guerra per il tempo che stava arrivando la Madonna annunziò:

– la fine della prima guerra mondiale;

– la seconda guerra mondiale, che sarebbe stata peggiore della prima;

– la diffusione degli errori della Russia nel mondo;

– le guerre e le persecuzioni promosse dalla Russia alla Chiesa, con il martirio dei buoni, l’annientamento di diverse nazioni, e le molte sofferenze del Santo Padre.

Ella trasmise inoltre il “terzo segreto”, reso noto dalla Santa Sede durante il giubileo del 2000, che è bene riportare per intero:

“Dopo le due parti che già ho esposto, abbiamo visto al lato sinistro di Nostra Signora un poco più in alto un Angelo con una spada di fuoco nella mano sinistra; scintillando emetteva fiamme che sembrava dovessero incendiare il mondo; ma si spegnevano al contatto dello splendore che Nostra Signora emanava dalla sua mano destra verso di lui: l’Angelo indicando la terra con la mano destra, con voce forte disse: Penitenza, Penitenza, Penitenza! E vedemmo in una luce immensa che è Dio: “qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti” un Vescovo vestito di Bianco “abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre”. Vari altri Vescovi, Sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c’era una grande Croce di tronchi grezzi come se fosse di sughero con la corteccia.

Il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i Vescovi Sacerdoti, religiosi e religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c’erano due Angeli ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio”.

 

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