Il fotografo di S. Giovanni Paolo II: “quel 13 maggio il Papa mi cadde davanti”
ARTURO MARI: “FU LA MANO DELLA MADONNA A SALVARE IL PAPA”
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Di Bruno Volpe
“Fu la mano della Madonna a salvare il Papa”: parla così al nostro sito Arturo Mari, il fotografo del Papa, commentando i 40 anni dall’ attentato del 13 Maggio 1981 a Giovanni Paolo II.
Dottor Mari, che ricordi ha?
“Furono poco attimi, un evento che mi ha lasciato sconcertato come quel bandito abbia potuto osare una cosa del genere. Ricordo che il Papa mi cadde davanti”.
Poi velocemente lo portarono in Vaticano…
“Certo, ero con lui. E il Papa, prima che trovassero una barella sulla quale metterlo, stava in silenzio. Diceva soltanto rivolto alla Madonna: ” Madonna mia non mi abbandonare”, invocava l’ intervento di Maria”.
Poi di corsa al Gemelli…
“Qui vedo un fatto che ha del prodigioso e mi fa pensare al miracolo, non solo nello sviamento del proiettile. Chi è di Roma sa bene che per arrivare dal Vaticano al Gemelli occorrono almeno venti minuti. La macchina che trasportava il Papa ne impiegò appena sei, tempo sufficiente a salvarlo”.
Lei fotografò, prevalse il professionista…
“Io ho fotografato, tenendo conto dello sconcerto e che tutto si verificò in frazioni di secondo”.
Talvolta si sceglie in casi del genere di non pubblicare tutto…
“Intanto non avrei fatto una cosa del genere. Giovanni Paolo II mi ha sempre trattato come un figlio. Poi ho sempre scelto la trasparenza e dunque ho consegnato tutto quello che ho scattato”.
In casi simili prevale il fotografo o il credente?
“Non è semplice dare una risposta. Dico solo che Giovanni Paolo II fu salvato dalla mano della Madonna”.