Shemà. Commento al Vangelo del 12 maggio della teologa Giuliva Di Berardino

Shemà. Commento al Vangelo del 12 maggio della teologa Giuliva Di Berardino

Shemà (in ebraico “Ascolta”), un commento al Vangelo del Giorno di Giuliva Di Berardino.

Anche a noi, uomini e donne del terzo millennio, Nostro Signore Gesù Cristo dice: “Shemà”. Ascoltiamolo!

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IL COMMENTO TESTUALE

IL VANGELO DEL GIORNO: Gv 16, 12-15
mercoledì 12 maggio 2021

Oggi nel Vangelo ascoltiamo ancora delle parole di Gesù che ci presentano lo Spirito Santo come “Spirito della verità”. Nei giorni scorsi Gesù ci ha presentato lo Spirito Santo come Paraclito, cioè come “avvocato difensore“, nel suo particolare compito di “Consolatore“, che ci dà forza nella prova e fiducia, sempre, in Dio. Oggi Gesù continua il suo discorso ai discepoli rattristati per la sua dipartita, esortandoli ad accogliere il dono del Paraclito consolatore che continuerà attraverso di loro la sua azione nel mondo. I discepoli avranno un legame diverso con Gesù Maestro, che sarà unico e interiore, grazie all’azione dello Spirito che i discepoli riceveranno attraverso di Lui, attraverso il Risorto.
Nel testo viene proprio indicata l’azione profonda dello Spirito che agisce nei cuori dei discepoli, e quindi, oggi, nei nostri cuori, perché siamo i discepoli del Signore. È scritto infatti che lo Spirito di verità, lo Spirito Santo, ‘guiderà’ (dal verbo odēghein), ‘parlerà’ (verbo lalein), ‘annuncerà’ (verbo ananghelein) e ‘glorificherà’ (dal verbo doxazein). Lo Spirito, quindi, ha la funzione di guidarci  verso una meta precisa: la conoscenza della verità. Ma non solo, lo Spirito Santo è presente e operante nell’evangelizzazione, quindi è Colui che “parla” perché in realtà “non parla da se stesso”, ma “lascia parlare” Dio Padre attraverso Gesù, il Figlio. Per questo, lasciando parlare Dio stesso, lo Spirito “annuncerà le cose future”, è scritto. Questo non perché dirà gli avvenimenti del futuro, ma perché aiuterà i discepoli a interpretare il senso della storia del mondo, a cogliere la presenza di Dio anche dove nessuno la vede. Lo Spirito Santo infatti è il Donatore della Profezia, che, nella Chiesa primitiva, come leggiamo negli Apostoli (cf 1Ts 5,19s.; 1Cor 13,8; 14,21-23; 1Gv 4,1s.), era un ministero ben preciso della comunità credente, affidato a uomini e donne che venivano riconosciuti dalla comunità cristiana come profeti, perché annunciavano e interpretavano nella vita la Parola di Dio.
Osserviamo poi che, nel testo, il verbo “annuncerà” riferito allo Spirito Santo è ripetuto diverse volte, proprio per indicare questa modalità di annuncio della Parola di Dio che si può compiere   attraverso il dono della presenza potente e viva di Cristo, nella fede della comunità, ma anche attraverso il dono della profezia, che ha tante sfaccettature, perché il dono della profezia è dato ai battezzati nel nome di Gesù Cristo. E’ attraverso questo doppio canale che è quello della presenza del Cristo nella comunità e quello della profezia sparso nel mondo, che lo Spirito Santo glorificherà Gesù, nel mondo, attraverso i credenti. E questa glorificazione dello Spirito nel mondo estenderà in tutto il mondo e fino alla fine dei tempi la presenza di Gesù, come mostra in modo estremamente vivace il libro degli Atti degli Apostoli. La vita stessa dei discepoli, quindi, la nostra vita, il nostro oggi, sotto l’azione dello Spirito, anche se il mondo lo rifiuta, perché ancora non conosce l’amore di Dio, è già glorificazione di Cristo in mezzo al mondo. Lo Spirito Santo ci mostra che tutti abbiamo bisogno della salvezza di Dio, per questo la nostra vita di credenti, al seguito di Gesù, grazie allo Spirito di verità che abbiamo ricevuto nel battesimo, e quindi nella fede della Chiesa, glorifica Gesù. Allora oggi invochiamo con forza lo Spirito Santo perché la nostra vita sia davvero glorificazione di Cristo, la nostra giornata, sia partecipazione all’Amore Trinitario di Dio, gioia della fraternità vissuta nella comunità cristiana, e sorriso di pace da testimoniare in tutto il mondo.
Buona giornata!

Gv 16, 12-15

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

IL COMMENTO IN VIDEOhttps://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g/videos

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