Don Di Noto: “la pornografia è grave quanto la droga, genera abitudine e porta in giri perversi”
“I GENITORI DOVREBBERO STARE PIÙ ATTENTI E SORVEGLIARE I LORO FIGLI, PER CAPIRE CHE SITI FREQUENTANO”
–
di Bruno Volpe
La pandemia ha fatto schizzare siti di pedofili e pornografia. Lo confessa in questa intervista ad Informazione Cattolica il coraggioso parroco siciliano don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter, associazione da anni in prima linea nel combattere questi orribili e criminali fenomeni.
Don Di Noto, esiste un rapporto tra pandemia e pedofilia?
“La Polizia Postale, non io, fa sapere che le denunce sono lievitate del 156 per cento rispetto al 2019. I motivi forse vanno ritrovati nella solitudine, nello stare obbligatoriamente a casa davanti ad un computer e le tentazioni salgono. Ovvio che non è una giustificazione”.
Anche i minori navigano in rete e incappano spesso in siti poco raccomandabili…
“Assolutamente vero. Non possiamo negare l’utilità della rete, tuttavia occorre visitare internet con senso di responsabilità. Magari i genitori dovrebbero essere più attenti e sorvegliare che cosa vedono i loro figli, dove navigano e che siti frequentano. Non voglio muovere colpe, però si chiede maggior attenzione”.
Pornografia e prostituzione…
“Parliamo della pornografia . A mio avviso è grave quanto la droga, genera abitudine e ti porta in giri perversi. Determina un mercato dei corpi e del sesso con sfruttamento di chi è nel bisogno, come mi diceva don Oreste Benzi e qui il rapporto con la prostituzione è stretto”.
Maria Giovanna Maglie ha scritto un interessante libro dal titolo Puttane nel quale analizza questa antica “professione” e alla fine conclude che non tutte sono schiave del sesso…
“Vero, però io non ho mai visto una prostituta il cui retroterra personale non sia devastato. Probabilmente ci sono quelle che lo fanno di volontà e liberamente, tuttavia la maggioranza è composta da schiave. E verso di loro bisogna essere misericordiosi ed evitare il giudizio di condanna, ma auspicare la conversione. In ogni caso sono scelte di vita che rattristano e che moralmente non condivido”.
Aumentano le truffe sentimentali in rete…
“Ecco, da sacerdote, e persona di buon senso consiglio dico: siate cauti, evitate atteggiamenti imprudenti. E’ difficile evitare i ricatti sessuali. Chi fa estorsioni è un delinquente, ma chi si presta pecca di ingenuità. Denunciate, la vergogna è comprensibile, però bisogna avere il coraggio della denuncia, sempre”.
Perdono, bisogna perdonare sempre?
“Il perdono è l’abc del cristianesimo, ma deriva dalla fede, ha bisogno di questa e di tempo. Tuttavia, collaterale al perdono è la giustizia, chi ha commesso una mancanza sconti l’ errore e sappia chiedere scusa . Il solito binomio: misericordia e giustizia”.
Invito Don Di Noto ad iniziare a parlare anche della pedofilia e della efebofilia al famminile, come pure del turismo sessuale al femminile.
Invito anche a sollecitare una specificazione educativa: le donne non sposate non sono il giocattolo dei preti e degli uomini soli insoddisfatti.
L’abuso per giungere ad essere sessuale, inizia sempre tastando il polso delle persone.
Pertanto il fiuto del maniaco/della maniaca mira sempre a trovare persone sole, ferite o fragili o senza difesa della famiglia o all’assenza dell’intervento repentino e certo delle forze di sicurezza e dei superiori responsabili dei luoghi.
Ricordo, inoltre, che le donne che riescono ad essere donne, oggi stimolano ancora di più l’aggressività dei mezzi-uomini delle donne divenute virago, perchè fanno emergere ancora di più la loro insufficienza, il loro fallimento ed incapacità di assumersi il ruolo virile di guida saggia e capace. Attenzione a questi veli e a questa modestia che stimola anche i violenti.