La Parola di Dio si diffonde nonostante persecuzioni e prigionie
Apostoli, Diaconi e semplici fedeli mossi dallo Spirito Santo evangelizzano.
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
“Un Etíope, funzionario di Candàce, regina di Etiopia, che era venuto per il culto a Gerusalemme, stava ritornando, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaia” (At 8,27-28).
Era un passo che descriveva le sofferenze del Messia, ma egli non comprendeva a chi si riferisse il profeta.
Filippo, spinto dallo Spirito Santo, raggiunse il carro e fatto salire su, spiegò all’uomo la profezia e si mise a parlare di Gesù, della sua morte espiatrice e della sua risurrezione.
Quell’uomo rimase così convinto che chiese subito il Battesimo e proseguì felice il suo ritorno in patria, divenendo il primo annunciatore di Cristo in Etiopia. Filippo invece, fu portato dallo Spirito nei paesi lungo la costa mediterranea fino a Cesarea. E lì continuò a predicare.
Così la Parola di Dio si diffondeva, nonostante persecuzioni e prigionie. Apostoli, Diaconi e semplici fedeli mossi dallo Spirito Santo evangelizzano.
C’è ancora chi dice che la salvezza non è il vaccino ma Gesù Cristo, non la mascherina ma la verità, non la Tv ma il Vangelo, non il distanziamento ma la carità.
È scritto che tutti saranno istruiti da Dio. Il Padre ci attira a Cristo, perché solo in Lui c’è la salvezza.
Chi crede ha la vita eterna e Gesù lo risusciterà nell’ultimo giorno. Come caparra egli dà la nuova manna, l’Eucaristia: “Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”.