Senza la fede, non si può piacere a Dio

Senza la fede, non si può piacere a Dio

La fede non è toccare con mano, ma accogliere nel cuore e aderire all’annuncio degli inviati dal Signore

Di Padre Giuseppe Tagliareni

Domenica della Divina Misericordia per volontà di Gesù espressa a S. Faustina Kowalska, istituita da Papa Giovanni Paolo II.

Il Sacrificio di Cristo in croce ha soddisfatto la divina Giustizia e ottenuto la grazia del perdono e della vita nuova, che splende nel Risorto.

Egli, apparendo ai suoi, diede la pace e la gioia, poi alitò su di loro e disse: “Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saran no perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati” (Gv 20,23).

Dio ci fa giusti mediante la fede nel Figlio morto e risorto per noi e i sacramenti del Batte- simo e della Confessione ripetuta al bisogno.

Chi rifiuta il Figlio, non ama neanche il Padre che lo ha generato. Come potranno salvarsi?

Nessuno è giusto davanti a Dio e la morte arriva a tutti. I credenti in Cristo diventano figli adottivi dell’unico Padre dei cieli, fratelli tra di loro in Cristo e membri della stessa comunità, capaci di condividere beni e servizi.

Attorno agli apostoli testimoni della risurrezione di Cristo si forma la comunità dei salvati aperta a tutta l’umanità.

I cristiani si riconoscono dall’amore fraterno. Ma prima bisogna accettare il Cristo risorto, senza la pretesa di vedere e toccare come Tommaso, secondo la parola di Gesù: “Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!”.

La fede non è toccare con mano, ma accogliere nel cuore e aderire all’annuncio degli inviati dal Signore. Senza la fede, non si può piacere a Dio.

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