Padre Luigi Testa: “San Giuseppe è uomo del silenzio perché profondamente contemplativo”

Padre Luigi Testa: “San Giuseppe è uomo del silenzio perché profondamente contemplativo”

LA BIBBIA CI DICE QUANTO BASTA SU SAN GIUSEPPE

A cura di Angelica La Rosa

San Giuseppe “è l’uomo dell’ascolto, ma anche l’uomo del silenzio, non perché sta zitto e non ha nulla da dire o non ha parole, ma perché il suo è un atteggiamento profondamente contemplativo, di accoglienza di questa Parola, quindi di aspettare il cenno di Dio”.

A dirlo, attraverso un’intervista concessa a Vatican News, è Padre Luigi Testa, Oblato di san Giuseppe ed uno dei membri del Comitato San Giuseppe (una realtà che mette insieme diversi percorsi ispirati al Patrono della Chiesa universale come gli Oblati, i Giuseppini del Murialdo, le suore murialdine, quelle Francescane Missionarie di Gesù Bambino e molti altri).

“Nella predicazione comune o nel linguaggio comune, si dice sempre che si sa poco di Giuseppe, ma il dato biblico ci dice che si sa quanto basta”, ha ricordato don Testa. San Giuseppe “ci aiuta a saper leggere nelle pieghe della storia la possibilità di ascoltare la voce del Signore che viene a rassicurarci e non ci lascia in balia di noi stessi”.

Oggi, 19 marzo 2021, oltre ad essere la Solennità di San Giuseppe inizia anche l’Anno di Amoris laetitia, un anno speciale dedicato alla famiglia. San Giuseppe può essere un faro per la famiglia di oggi perché, spiega don Testa, “non è solo un personaggio a sé, ma una persona in relazione. Tutta la sua vita è stata determinata da Maria e da Gesù. Ha dovuto accogliere Maria come sposa, accogliere Gesù come figlio, ha risposto ad una missione particolare ed è proprio la famiglia che costituisce il fondamento essenziale anche per la vita di Gesù. Gesù è nato all’interno del matrimonio, anche se per opera dello Spirito Santo, e quindi, in questo anno dedicato San Giuseppe e poi nell’Anno della famiglia per ricordare i 5 anni di Amoris laetitia, la figura del padre putativo si sposa perfettamente perché nella famiglia di Nazareth abbiamo il riflesso della Trinità celeste. San Giuseppe è quello che diventa signore nella sua casa, ma come segno della custodia. Da qui l’attenzione e la delicatezza nei confronti della donna, nei confronti di Maria. […] C’è attenzione e delicatezza nei confronti di Gesù perché lo fa crescere, imparando anche a morire come padre e quindi c’è questa cura e attenzione verso la famiglia e ogni famiglia e poi una cura più grande verso la Chiesa, la famiglia dei figli di Dio”.

Da pochi giorni è stato lanciato il canale Youtube del Comitato San Giuseppe, dove è possibile guardare dei video che offrono riflessioni di biblisti, religiosi e religiose su aspetti di San Giuseppe come “padre nell’obbedienza” o “padre nell’accoglienza”, con immagini che arrivano da Roma, Napoli e Asti, città che ospitano basiliche o santuari dedicati allo sposo di Maria.

L’auspicio di Padre Testa, che è anche quello di Informazione Cattolica, è quello che si approfondisca sempre più San Giuseppe “dal punto di vista della riflessione teologica” e di quella biblica, e che si consideri “la sua figura come parte essenziale dei misteri della vita di Cristo Signore”. Questo affinché “cresca l’amore verso questo grande santo, non solo la devozione, ma anche la conoscenza teologica, la conoscenza dei misteri di Cristo, perché questo ha molto da dire anche alla vita quotidiana sul senso e il ruolo della paternità, che non è qualche cosa da mettere da parte”.

Ascolta QUI l’intervista completa a Padre Luigi Testa, Oblato di san Giuseppe

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