San Giuseppe, immagine dell’Eterno Padre

San Giuseppe, immagine dell’Eterno Padre

GIUSEPPE, IL CARPENTIERE, È L’IMMAGINE DELL’AUTORE DELLA CREAZIONE

Di Diego Torre

Come si spiegano i silenzi di e su San Giuseppe? I Vangeli gli dedicano pochi accenni, nessuna parola pronunciata da Lui, un ruolo poco visibile.

E’ singolare che quando Gesù dodicenne venne ritrovato al tempio fosse Maria a parlare, e anche nell’ordine stesso delle sue parole constatiamo il ruolo di Capo della sacra famiglia che la Madonna riconosce al suo sposo: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo»(Lc 2,48).Giuseppe invece tace.

Dio Padre ha lasciato al Figlio la scena della storia, in modo che chi vedesse il Redentore potesse vedere il Creatore.

Il Patriarca lascia la scena del mondo a Gesù con assoluta discrezione anche per favorirne la vita pubblica. Dicono alcuni mistici, che, recitando insieme  i salmi, sia spirato beatamente fra le braccia del Salvatore che gli ha chiuso gli occhi.

La stessa discrezione nei confronti dell’Immacolata è manifestata nella storia dalla presenza della devozione e del culto a lui dovuti. Di Lei si interessano subito i Padri; ed i concili ne definiscono i relativi dogmi. Questi aspetti per il suo sposo terreno inizieranno invece a svilupparsi lentamente soltanto nel secondo millennio e possiamo ritenerli ancora agli inizi.

Un quadro di Bartolomé Esteban Perez Murillo che si conserva alla Galleria Nazionale di Londra, rappresenta la Trinità celeste e quella … terrestre.

Nell’asse verticale stanno le 3 persone divine; in quello orizzontale la sacra famiglia. Si incrociano in Gesù, comune ad entrambi. Potremmo chiamarlo il dipinto delle 2 famiglie. Dio non è tristemente solo; anche la Trinità è famiglia; e la stirpe umana fu creata familiare perché immagine e somiglianza di Dio.  La sacra famiglia è certamente la più riuscita imitazione di quella divina.

Gesù è vero Dio e vero Uomo. In Lui vi sono due nature nella stessa persona. Egli è l’autore della redenzione.

L’Immacolata, sposa dello Spirito Santo, ne ha tutte le caratteristiche. Ella influenza, suggerisce, ammaestra maternamente e soavemente; ripropone lo stile e il ruolo del Suo Sposo divino. Ella è la tutta santa, sposa ed immagine dell’artefice della santificazione.

Giuseppe ripropone l’umiltà ed il nascondimento dell’Eterno Padre, che nessuno ha mai visto. “Nessun uomo può vedermi e restare vivo” (Es 33,20).E conferma al grande Mosè in Es 33,22: “quando passerà la mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato.  Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere». J. Benigne Bossuet afferma : “La Chiesa non ha niente di più illustre, perché non ha niente di più nascosto”. Giuseppe, capo dell’alma famiglia, prende le grandi decisioni come l’accoglienza della Sposa gravida,  la fuga in Egitto e il ritorno in Israele. O meglio, è a Lui che l’Eterno Padre le comunica, non direttamente ma  attraverso gli angeli, ed Egli s’affretta ad eseguirle. Giuseppe, il carpentiere, è l’immagine dell’Autore della Creazione.

La Chiesa è famiglia di famiglie. Anche per questo Giuseppe protettore della sacra famiglia, è stato reso tale anche della Chiesa, che della famiglia di Nazaret è prolungamento. Maria è immagine della Chiesa. Il suo sposo terreno estende quindi a quest’ultima il suo ruolo di patrono.

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