La vita vera e le medicine spirituali arrivano dalla Messa

La vita vera e le medicine spirituali arrivano dalla Messa

Il sacrificio di Cristo si rinnova nella Santa Messa, che il Nemico vuole togliere

Di Padre Giuseppe Tagliareni

Il profeta Ezechiele vide in visione un fiume scaturire dal lato destro del tempio di Gerusalemme: un’acqua salutare che dove arrivava portava vita.

“Su una riva e sull’altra, cresce ogni sorta di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno: i loro frutti non cesseranno e ogni mese matureranno… serviranno come cibo e le foglie come medicina” (Ez 47,12).

Questa visione viene confermata da S. Giovanni nell’Apocalisse. Gesù spiega che il tempio è figura del suo corpo, che una volta in croce, verrà colpito dalla lancia “sul lato destro” e ne uscirà sangue e acqua, simbolo dei Sacramenti.

È per essi che il Signore ci dà la Grazia, che come acqua viva scaturisce dal suo costato di Crocifisso. Egli aveva detto nel tempio “Chi ha sete, venga a Me e beva” (Gv 7,37), alludendo al dono dello Spirito ai credenti. È Questo che fa rivivere i morti e rende fecondi i vivi.

Tutto ciò nasce dal sacrificio di Cristo che si rinnova nella S. Messa, che il Nemico vuole togliere, perché da essa i fedeli traggono la vita vera e le medicine spirituali.

Gesù guarisce di sua iniziativa un paralitico steso presso la piscina di Betzatà, vicina al tempio. Era di sabato.

I Giudei invece di rallegrarsi e lodare Dio per la guarigione, rimproverano quell’uomo perché si è messa la barella sulle spalle: un lavoro che di sabato non si deve fare!

E così presero a odiare Gesù, che faceva miracoli di sabato! A tal punto arriva la cecità.

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