Il “grande reset”? Fanno i conti senza l’oste!
Il vero reset lo farà il Creatore, dopo la grande purificazione
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
“Ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra” (Is 65,17).
Oggi si parla del “grande reset”, che quelli che comandano nel mondo, vogliono fare, secondo l’agenda fissata a Davos. Fanno i conti senza l’oste!
Il vero reset lo farà il Creatore, dopo la grande purificazione. Lo annunzia il profeta Isaia, vissuto sette secoli prima di Cristo; lo conferma S. Giovanni nell’Apocalisse. “Si godrà e si gioirà sempre di quello che sto per creare, poiché creo Gerusalemme per la gioia, e il suo popolo per il gaudio” (v.18).
La Città santa sarà dimora di Dio e ad essa verranno tutti i popoli. “Non faticheranno invano, né genereranno per una morte precoce, perché prole di benedetti dal Signore essi saranno, e insieme con essi anche la loro discendenza. Prima che mi invochino, io risponderò; mentre ancora stanno parlando, io già li avrò ascoltati. Il lupo e l’agnello pascoleranno insieme, il leone mangerà la paglia come un bue” (vv. 23-25).
Non si eserciteranno più nell’arte della guerra. Allora ci sarà pace vera, quella che solo Dio può dare.
“Se non vedete segni e prodigi, voi non credete”, dice Gesù al funzionario del re che gli chiedeva la guarigione del figlioletto malato e in procinto di morire. Mosso a pietà, Gesù lo accontenta e guarisce il figlio. Quegli credette e con lui tutta la famiglia.
Il miracolo può aiutare a credere, tuttavia dovrebbe essere la semplice verità a farci credere in Cristo.