Azioni a tutela del sentimento religioso, della tradizione e dell’identità cattolica
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Di Francesco Fontana* e Fabrizio Verduchi**
Il 7 marzo 2021 le tristemente note femministe di “Non una di meno”, insieme ai collettivi transfemministi, al centro culturale Lab Puzzle e ai centri sociali Astra e Brancaleone hanno organizzato Holy Vagina, un’oscena pantomima in cui hanno portato in processione (o, come loro stessi l’hanno definita, “frocessione”) un’enorme vagina rosa shocking a simulacro di Maria Santissima, per poi intronarla davanti alla Chiesa dei Santi Angeli Custodi in Piazza Sempione.
Si tratta di un atto gravissimo, un’offesa sacrilega alla fede cattolica, per giunta compiuta nella città sede del Papato e nel periodo forte della Quaresima, di un’ottusa, violenta provocazione e di un atto di forza, compiuto con la connivenza delle autorità del Municipio III.
Motivo della discordia è il piano imposto dal Presidente Caudo per il rifacimento di Piazza Sempione, curato dallo studio Bradaschia e approvato il 2 novembre scorso, all’insaputa non solo della popolazione locale e del parroco, ma anche di buona parte della sua maggioranza.
Eppure il progetto, per cui sono stati stanziati 700.000 euro [vedi qui], prevede lo spostamento della statua della Vergine del Divino Amore, che dall’8 dicembre 1948 si trova al centro della piazza, quale segno di affetto ed espressione della fede del popolo romano, riconoscente per essere scampato dalla guerra.
L’iscrizione sul piedistallo lo testimonia chiaramente: “Monte Sacro alla Madre di Dio perché il Suo amore nella virtù e nella pace riporti l’auspicato trionfo. Festa dell’Immacolata 1948. Ave Maria”.
La popolazione ha potuto esternare pubblicamente la propria devozione filiale alla Madonna, Madre della Misericordia, in occasione del tradizionale omaggio floreale, che si è svolto domenica 28 febbraio, con ampia e commossa partecipazione.
Don Mario Aceto, parroco della Chiesa dei Santi Angeli Custodi ha spiegato che «spostare la statua dal cuore della piazza, togliendola per altro dal basamento e quindi abbassandola di livello, per collocarla poi a ridosso della scalinata della chiesa, proprio sulla curva dove passa la corsia preferenziale degli autobus, è prima di tutto una mancanza di rispetto dei sentimenti religiosi, che anche quando non siano condivisi vanno comunque rispettati, e poi renderebbe difficili le operazioni davanti alla chiesa in occasione di funerali o matrimoni», oltre a generare problemi di viabilità, come rilevato dal Dipartimento di mobilità del Comune.
Gli abitanti del quartiere Montesacro, insieme ad altre realtà presenti sul territorio, hanno costituito il comitato cittadino “Salviamo piazza Sempione”, promuovendo una petizione popolare, che ha confermato come l’opinione del proprio parroco sia ampiamente condivisa.
La richiesta del neo comitato, come afferma il coordinatore Giovanni Martino, è quella «di sospendere l’esecuzione del progetto e di aprire un confronto vero con la cittadinanza, anche con una nostra proposta di un progetto alternativo per salvaguardare l’identità storica, urbanistica e sociale della piazza, tale da restituire ai cittadini un luogo raccolto e accogliente, funzionale alla frequentazione di tutte le fasce sociali e anche allo svolgimento di eventi culturali di qualità».
Qualche giorno fa giovani simpatizzanti del movimento politico cattolico Militia Christi avevano apposto uno striscione sulla cancellata, che circonda il piedistallo della Madonna di Monte Sacro, recante la scritta: “Giù le mani dalla statua”, affiancata dall’immagine del Sacro Cuore.
Il mattino seguente il consigliere Matteo Zocchi e l’assessore alla Cultura Christian Raimo si sono affrettati a rimuoverlo. Il parroco ha giustamente osservato che “Ci sono striscioni che vengono tollerati, altri no” accennando alla bandiera lgbt+ che da oltre due anni campeggia sul davanzale del Municipio, proprio di fronte alla Chiesa dei Santi Angeli Custodi. [vedi qui]. Questo è bastato per guadagnarsi l’accusa di omofobia da parte dell’assessore Raimo [vedi qui].
Lo sfregio, ampiamente preannunciato sui social e perpetrato dagli attivisti di sinistra, cui hanno partecipato, tra gli altri, i centri sociali Astra e Brancaleone, noti anche per le questioni giudiziarie che li hanno coinvolti, è un atto di grave arroganza e prepotenza, lesivo sia del sentimento religioso che dell’interesse materiale della popolazione.
A nome delle realtà che rappresentiamo, esprimiamo la propria solidarietà al parroco don Mario Aceto e ci rendiamo disponibili per eventuali azioni a tutela del sentimento religioso, della tradizione e dell’identità cattolica.
* Avvocato, Presidente di “Iustitia in Veritate”
** Presidente Italia Cristiana
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Matteo Castagna, Presidente del Circolo Culturale Cattolico “Christus Rex Traditio” ha inviato al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’esposto che segue.
Illustre Presidente, sono Matteo Castagna presidente dell’associazione Traditio che riunisce i cattolici tradizionalisti e che ha nel proprio oggetto anche la finalità del culto religioso cattolico, sono cittadino di uno Stato di diritto, mi rivolgo a Lei nella Sua qualifica di Garante della Costituzione e di Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura.
E’ fatto notorio che durante il “Festival di Sanremo”, trasmissione diffusa in eurovisione, si siano avute manifestazioni che superano il limite della decenza e del rispetto e violano i principi sanciti dall’art. 405 del codice penale.
Con il presente esposto Le chiedo formalmente di intervenire presso la Rai Radio Televisione Italiana, gli organizzatori del Festival, i conduttori e ogni altro responsabile dell’attività messa in scena, e offensiva della religione cattolica e di chi la professa.
Tali esibizioni sono state da noi e da da più parti ritenute blasfeme e incitanti, seppur anche indirettamente, al satanismo e alla trasgressione delle regole di ordinaria decenza e pudore, anche in ragione della platea che poteva assistere, e poi ha assistito con ogni mezzo di diffusione, alle citate esibizioni.
Nello specifico hanno visto uno dei conduttori inscenare una “passione” con corona di spine, mentre un sedicente cantante vestito da angelo si atteggiava a non meglio precisate effusioni, ed in un altro caso si è stati costretti a vedere in diretta effusioni tra altri partecipanti che oltre ad offendere il decoro ed il pudore, sono del tutto contrarie alla libertà di pensiero ed opinione, poiché obbligano lo spettatore ad assistere senza poter intervenire.
Sul caso è intervenuto anche il vescovo Mons. Antonio Suetta della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo, oltre l’Associazione Internazionale Esorcisti.
L’Associazione Luce di Cristo con sede in Parma, e altre associazioni e liberi cittadini, mi hanno contattato dopo il comunicato stampa di contestazione affinché mettessi in essere ogni azione a tutela del cattolicesimo e del cristianesimo.
Rilevo, inoltre, la violazione delle più elementari norme di distanza a cui siamo soggetti da un anno, pur con tutte le contestazioni in corso, e dall’esame dei filmati risulta che due partecipanti si siano baciati ed altri fossero vicinissimi in sfregio alle vigenti disposizioni in tema di prevenzione al Covid che obbligano all’utilizzo di mascherine e/o alle distanze interpersonali di almeno un metro, nonostante le vaccinazioni.
Tutta Italia a breve sarà chiusa nuovamente, e prima di questo momento e durante il citato Festival, teatri, cinema, ristoranti, bar, scuole, palestre e piscine, e ciò a titolo d’esempio, erano chiusi e contemporaneamente sul palco di un Teatro a San Remo le norme restrittive delle libertà costituzionali erano inesistenti, pur essendo in contestazione dinnanzi al TAR e al Consiglio di Stato tutti i DPCM e gli atti amministrativi a ciò tesi.
Col presente esposto, da intendersi anche quale denuncia nei confronti di chi si sia reso responsabile di violazioni di legge con azioni od omissioni negli episodi indicati e notori, si chiede che Ella, nelle funzioni del Suo incarico, ponga in essere ogni azione atta ad accertare, individuare e successivamente affidare alla magistratura perché applichi la legge, tutti coloro che si siano resi responsabili dello scempio mandato in eurovisione e che ha colpito tutti gli appartenenti alla religione cattolica, oltre che coloro che hanno una sensibilità nei confronti del rispetto del prossimo, e a prendere i dovuti provvedimenti nei confronti della televisione di Stato.