Altra repressione nei confronti dei pro-vita e il web sostiene la violenza!

Altra repressione nei confronti dei pro-vita e il web sostiene la violenza!

STRAPPATI MANIFESTI PRO-LIFE AD AREZZO: CI SONO PERSONE CHE DICHIARANO PUBBLICAMENTE DI CONDIVIDERE QUESTI ATTI

Di Gian Piero Bonfanti

Ancora una volta assistiamo ad una ondata gratuita di violenza.

Coloro che si autodefiniscono paladini dei diritti civili sono proprio coloro che agiscono contro la libertà di espressione.

Succede ad Arezzo dove alcuni manifesti di ProVita e Famiglia, affissi per la campagna anti aborto, sono stati strappati con l’intento di evitare l’informazione che i coraggiosi difensori della vita intendono diffondere nonostante la censura tipica del pensiero unico dominante.

Ebbene, questa volta non è bastato l’atto censorio di ignoti che hanno strappato il cartellone, ad aggravare la situazione è stata una frase postata su Facebook di chi con estrema disinvoltura ha commentato cosi: “Erano decisamente offensivi verso chi decide, per un motivo o per un altro, di interrompere la gravidanza. Mi sorprende il fatto che l’ufficio affissioni del Comune di Arezzo abbia anche approvato l’affissione di questi manifesti orrendi. Felice che qualcuno abbia provveduto a rimuoverli, vorrei conoscerl* per stringergli la mano e ringraziarlo!”

Vorremmo sorvolare sull’identità di chi ha scritto questo commento.

Il vero problema a nostro avviso sono stati i numerosi like e le persone che hanno rincarato la dose con la solita violenza accusatrice che contraddistingue chi fa eco con commenti fuori luogo, con il solito linguaggio del politicamente corretto che si permette di sentenziare sulla vita di bambini innocenti.

Al consueto coraggio di ProVita e Famiglia oramai siamo abituati, come anche non ci sorprendono le azioni dei detrattori.

Cerchiamo però di non assuefarci a questo violento desiderio di repressione nei confronti di chi si esprime in modo non allineato alle politiche mortifere che hanno caratterizzato il nostro paese negli ultimi anni.

Alziamo la testa e guardiamo verso l’Alto.

Esprimendo solidarietà a chi difende i valori non negoziabili proclamiamo la verità senza timore.

Nel Vangelo di Giovanni troviamo le parole di Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».

Non perdiamo la fede e accogliamo l’invito di San Giovanni Paolo II: la vita è in pericolo, alziamoci in piedi.

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