Shemà. Commento al Vangelo dell’11 marzo della teologa Giuliva Di Berardino

Shemà. Commento al Vangelo dell’11 marzo della teologa Giuliva Di Berardino

Shemà (in ebraico “Ascolta”), un commento al Vangelo del Giorno di Giuliva Di Berardino.

Anche a noi, uomini e donne del terzo millennio, Nostro Signore Gesù Cristo dice: “Shemà”. Ascoltiamolo!

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IL COMMENTO TESTUALE

IL VANGELO DEL GIORNO: Lc 11, 14-23

giovedì 11 marzo 2021

Oggi il Vangelo inizia raccontandoci due diverse reazioni della folla davanti all’espulsione di un demonio operata da Gesù. Una reazione che potremmo definire benevola nei confronti di Gesù, che viene descritta attraverso la situazione di stupore della gente nei riguardi del Maestro, condizioni che possono provocare la fede. L’altra reazione invece si realizza attraverso due sfumature: la dichiarazione della natura demoniaca attribuita all’azione di Gesù e la richiesta di un segno  dal cielo per metterlo alla prova. Le parole di Gesù risultano quindi essere la risposta a queste ultime provocazioni offrendoci tre inviti da custodire nel cuore in modo da poter crescere nella fede ed estirpare dai nostri cuori ogni radice di sospetto nei confronti del suo amore e della sua opera di salvezza che continua ad agire in noi, se ci disponiamo con piena fiducia nei suoi confronti. Innanzi tutto il primo invito che oggi ci offrono le parole di Gesù è osservare l’evidenza del bene che Dio ci procura col suo amore, senza aggiungere sospetti inutili. La calunnia degli scribi fatta a Gesù, infatti, quella che il Maestro scaccerebbe i demoni con l’aiuto del principe dei demoni non regge, perché sicuramente le opere del male finiscono male e non hanno mai un fine e una fine per il bene delle persone. L’altro invito che oggi riceviamo dalle parole di Gesù è contemplare il Regno di Dio che è giunto a noi grazie allo Spirito Santo che agisce in Gesù, nella piccolezza e nella dimensione più semplice della nostra quotidianità, senza lasciarci affascinare da ciò che potrebbe attirarci verso altre direzioni, senza lasciarci distrarre da voci ingannevoli che ci potrebbero portare a estraniarci dalla realtà e a disprezzare quello che ci viene donato giorno per giorno. Il terzo invito è quello di restare in comunione con Gesù per non rischiare di passare alla parte del nemico e ritrovarsi, anche senza volerlo, dispersi, cioè frammentati dentro, tanto da non rendersi più conto della grande dignità alla quale Dio ci chiama tutti, che è quella di essere suoi figli. Osservare il bene che Dio ha fatto per noi, e ricordare, cioè lasciare che il vissuto passi attraverso il cuore e non permettere che il vissuto di bellezza venga sporcato dal sospetto. Contemplare come è giunto a noi il Regno di Dio, cioè riconoscere che la salvezza ci viene da Gesù e solo da Lui. Restare in comunione con Gesù anche oggi, per rimanere in questa gioia soave, piena di tenerezza, che la liturgia oggi ci fa vivere mentre accogliamo la salvezza di Gesù che ci purifica il cuore e ci libera da ogni presa del male. Buona giornata!

Lc 11, 14-23

In quel tempo, Gesù stava scacciando un demonio che era muto. Uscito il demonio, il muto cominciò a parlare e le folle furono prese da stupore. Ma alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni». Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull’altra. Ora, se anche satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio. Quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino. Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me, disperde».

IL COMMENTO IN VIDEOhttps://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g/videos

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