Shemà. Commento al Vangelo del 10 marzo della teologa Giuliva Di Berardino
Shemà (in ebraico “Ascolta”), un commento al Vangelo del Giorno di Giuliva Di Berardino.
Anche a noi, uomini e donne del terzo millennio, Nostro Signore Gesù Cristo dice: “Shemà”. Ascoltiamolo!
***
IL COMMENTO TESTUALE
IL VANGELO DEL GIORNO: Mt 5, 17-19
mercoledì 10 marzo 2021
Oggi il Vangelo ci invita a scegliere la pienezza in Gesù. Credere in Gesù è infatti entrare nella pienezza: non è lasciare qualcosa, ma lasciarsi raggiungere dalla potenza di Dio, anzi, lasciarsi completare e perfezionare da Dio. Le parole di Gesù, riportate in questo testo del Vangelo secondo Matteo, ce lo mostrano in modo molto chiaro: chi osserva e insegna la Parola di Dio sarà considerato grande nel Regno dei cieli. Questo vuol dire che la nostra grandezza non sarà considerata tale secondo i criteri di questo mondo, ma secondo i criteri del Regno dei cieli. Allora è proprio questa grandezza, questa pienezza che siamo chiamati a ricercare in questo tempo di Quaresima che stiamo vivendo, tempo in cui la grazia di Dio sta lavorando interiormente ciascun credente, giorno dopo giorno, lo voglia o no, perché tutti siamo chiamati a venire alla luce, a risorgere insieme a Cristo, nella Pasqua. Perciò questa compiutezza, che etimologicamente potremmo chiamare anche perfezione, non è altro che la vita nella Pasqua di Gesù, nella sua passione, morte e risurrezione che si rinnova in noi, fino alla fine dei tempi. Il testo del Vangelo ci conferma tutto questo: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Tutto è avvenuto, tutto è compiuto in Gesù, nella Sua Pasqua. Anche noi oggi, se restiamo in comunione con Gesù, possiamo compiere tutto: tutte le speranze, tutte le attese, tutto ciò che in noi resta ancora incompiuto e imperfetto, tutte le nostre fragilità e le nostre miserie, tutte le nostre mancanze di carità e di speranza, tutto si compie in Gesù. Chiediamo allora oggi allo Spirito Santo di venire a riempire i nostri vuoti, le nostre incredulità, le nostre mancanze di fede e di amore che sperimentiamo e che abbiamo sperimentato fino ad oggi, consegniamo ogni cosa incompiuta, ogni insuccesso a Gesù perché l’annuncio potente di questo Vangelo si compia in noi e Gesù stesso sia il compimento, la pienezza, il completamento di ogni cosa. Così saremo perfetti, cari amici, solo così potremo osservare e insegnare i precetti del Signore e saremo grandi nel Regno dei cieli: non per i nostri meriti, ma per la grazia dello Spirito Santo che ci unisce a Gesù e ci stringe a Lui, e realizza in noi la pienezza dell’amore. Buona giornata!
Mt 5, 17-19
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
IL COMMENTO IN VIDEO: https://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g/videos