Un attacco cultural-mediatico continua ad intorpidire le menti degli italiani

Un attacco cultural-mediatico continua ad intorpidire le menti degli italiani

IN ITALIA LA CENSURA NON CI PERMETTE DI AVERE UNO SGUARDO SUL MONDO

Di Gian Piero Bonfanti 

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È trascorso circa un anno dall’inizio dello stato di emergenza nel nostro Paese ed il tempo sembra che sia scivolato via tra le dita, come un impalpabile fazzoletto di seta.

Ci siamo seduti davanti allo schermo del televisore ed abbiamo assistito per un anno intero ad uno spettacolo triste e desolante.

Triste per le persone che direttamente o indirettamente sono rimaste vittime di questo virus e dei vari  lockdown.

Desolante in quanto siamo stati costretti ad assistere a spettacoli di protagonismo indegni, tra chi si occupava di spargere un terrorismo mediatico, chi si ergeva a grande dittatore e  chi, in preda al terrore, ha smesso di vivere, nascondendosi in casa pensando che qualunque altro essere vivente in questo mondo potesse essere un potenziale untore.

Il male peggiore è stato proprio fare a meno dell’aspetto socio-culturale, auto-isolandoci e rinunciando alle nostre vite.

Siamo stati bombardati da politiche che avevano un sapore di spettacolo circense e da una informazione faziosa e limitante.

Sedicenti esperti hanno monopolizzato gli schermi mentre illustri scienziati sono stati messi alla gogna per le loro affermazioni non allineate al pensiero unico dominante.

L’attacco culturale che ha intorpidito le menti degli italiani è stato un assalto all’arma bianca, senza neanche la minima preoccupazione di doverlo nascondere.

Giusto per fare un esempio, pensiamo solamente che fuori dai nostri confini sta succedendo di tutto ma le notizie vengono censurate e così  noi continuiamo a vivere nella bolla della paura del virus nostrano, senza avere una visione sul mondo.

Pensiamo alle manifestazioni e alle proteste in moltissimi paesi contro vaccini, mascherine, dittature, o alle notizie dei numerosi decessi in seguito alle vaccinazioni anticovid.

E noi?  niente, stiamo seduti nel nostro salotto pensando al prossimo Festival della canzone italiana tra lustrini arcobaleno e mascherine inutili, tutto condito in salsa “Campagna Vaccinale RNA”.

Ci sono paesi, come la Svezia, che hanno già messo al bando le mascherine, in quanto ritenute più dannose rispetto ai presunti benefici che ne deriverebbero.

Ma non c’è nulla da fare, la notizia non viene passata dal mainstream perché questo paese è interessante solo se si tratta di prenderlo come esempio nelle battaglie degli ultra progressisti. Quando invece si tratta di temi scomodi ci scordiamo addirittura dell’esistenza della Scandinavia.

Persino le elité mondialiste che si sono appena riunite al World Economic Forum di Davos hanno implicitamente ammesso la pericolosità dell’uso prolungato delle mascherine.

Stanno infatti promuovendo un nuovo tipo di mascherina che avverte quando il livello di anidride carbonica che si inala all’interno della stessa raggiunge livelli pericolosi, e quindi occorre toglierla e respirare aria pura.

Alla luce di tutto questo, cerchiamo di informarci su quanto accade nel mondo guardando oltre la gabbia, costruita ad arte, entro la quale ci ritroviamo.

Usiamo maggiormente la ragione ricercando la verità, senza essere ancorati a notizie strumentalizzate dai media e il più delle volte infarcite di menzogne,  senza essere fagocitati dal mondo.

 

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