“Fraternità ecumenica” usa concetti gender. Vescovo coraggioso la blocca
MONSIGNOR FERNANDO GUIMARAES RICORDA DI AVER GIURATO DI GARANTIRE L’ORTODOSSIA DELLA FEDE CATTOLICA
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Di Angelica La Rosa
L’arcivescovo militare del Brasile ha rifiutato la Campagna della Fraternità ecumenica per il suo contenuto eterodosso
Mons. Fernando Guimarães ha riferito che non utilizzerà il materiale della Campagna della Fraternità ecumenica 2021 perché contiene concetti legati all’ideologia di genere, qualcosa che ha suscitato forti polemiche tra i cattolici nel paese, soprattutto sui social media.
La Campagna di Fraternità (CF) si celebra in Brasile durante la Quaresima e ogni cinque anni si svolge in modo ecumenico, come in questo 2021. Si intitola “Fraternità e dialogo: impegno d’amore” e il motto è un frase tratta dalla Lettera di Paolo agli Efesini: “Cristo è la nostra pace: chi dei due popoli ha fatto una cosa sola”.
La polemica sui social network è nata perché, tra l’altro, il numero 68 del testo indica che “un altro gruppo sociale che subisce le conseguenze della politica strutturata nella violenza e nella creazione di nemici è la popolazione LGBTI +”.
Questa informazione è fornita dal Grupo Gay da Bahía, che indica che nel 2018 sono state uccise in totale 420 persone LGBTI +, di queste “164 erano persone trans”, mentre nel 2011 ci sono stati cinque omicidi di persone LGBTI +. Sei anni dopo, nel 2017, questo numero è aumentato a 193 casi.
“Questi omicidi sono gli effetti dell’incitamento all’odio, del fondamentalismo religioso, delle voci contro il riconoscimento dei diritti delle popolazioni LGBTI + e di altri gruppi perseguitati e vulnerabili”, afferma il testo.
In una lettera inviata dall’arcivescovo Guimarães all’arcivescovo Walmor de Azevedo, presidente della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile (CNBB), si segnala che oltre a non utilizzare il testo e i materiali della CF, non verrà data la percentuale della raccolta destinata agli enti promotori della campagna. La Campagna della Fraternità include, infatti, una raccolta di solidarietà che si svolge la Domenica delle Palme.
Nella lettera l’arcivescovo afferma che “il dialogo interreligioso è necessario e opportuno quando, nel rispetto delle diverse espressioni di fede, si svolge nelle sedi competenti. L’evangelizzazione dei fedeli in qualsiasi momento, ma soprattutto in un tempo speciale come la Quaresima cattolica, non è uno spazio di dialogo su temi controversi e contrari alla dottrina autentica della Chiesa”.
In una nota pubblicata dall’episcopato brasiliano, invece di dare ragione al coraggioso arcivescovo, si scrive che il materiale per la campagna di fraternità è stato preparato dal Consiglio nazionale delle chiese cristiane (CONIC). Ma il blogger Bruno Braga ha smentito i vescovi dicendo che chi ha coordinato la preparazione del testo “è il pastore comunista abortista Romi Bencke, favorevole anche all’ideologia di genere”.
Nella sua lettera al presidente dell’Episcopato brasiliano, l’arcivescovo militare ha sottolineato che “è responsabilità dei vescovi diocesani, in quanto autentici maestri e custodi del deposito della fede, per garantire l’ortodossia della fede predicata ai loro diocesani. Questa missione, oggetto di solenne giuramento di ciascuno di noi prima della nostra ordinazione episcopale, impegna la mia coscienza di vescovo e non potrò mai rinunciarvi. Per questo vi informo che nell’Arcivescovado Militare del Brasile, durante la Quaresima di quest’anno, seguiremo le linee teologico-liturgiche tipiche del tempo quaresimale e non verrà utilizzato nessuno dei materiali prodotti ufficialmente per la Campagna della Fraternità di quest’anno”, che come al solito viene inviato a tutte le parrocchie e diocesi del Paese.
“I nostri cappellani militari sono invitati, se vogliono affrontare la questione, ad utilizzare solo l’enciclica Fratelli tutti di Papa Francesco sulla fraternità e l’amicizia sociale”, ha spiegato l’arcivescovo.