Covid, vescovi chiedono di salvare anche le persone con disabilità intellettiva
IN MEZZO ALL’EPIDEMIA DI CORONAVIRUS L’APPELLO DEI VESCOVI INGLESI
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Di Angelica La Rosa
In Inghilterra, i vescovi hanno appreso con sgomento il fatto che i medici hanno ricevuto l’ordine di “non rianimare” i pazienti COVID-19 con disabilità intellettiva.
La notizia è stata diffusa dal quotidiano The Guardian ma già lo scorso mese di gennaio, l’organizzazione benefica britannica Mencap, sostenitrice delle persone con difficoltà di apprendimento, aveva ricevuto tali informazioni in modo non ufficiale.
“La disabilità mentale non rende una vita meno preziosa di un’altra”, hanno spiegato i vescovi inglesi. Monsignor Richard Moth, presidente del Dipartimento di giustizia sociale della Conferenza dei vescovi cattolici di Inghilterra e Galles, ha affermato che “il nostro valore come esseri umani non dovrebbe mai essere determinato dallo stato di salute o dalle capacità mentali. Ogni vita umana gode della stessa dignità data da Dio, dal momento del concepimento fino alla morte naturale. In un momento in cui l’attuazione efficiente del programma di vaccinazione ci dà così tante speranze, è scioccante sentire che le persone con difficoltà di apprendimento sono vittime di tale discriminazione”.
Monsignor Moth non capisce come la mancanza di amore e compassione abbia prevalso sulla misericordia verso gli altri. “È del tutto inaccettabile e immorale suggerire che le sfide che alcune persone con difficoltà di apprendimento affrontano nel comunicare i sintomi sarebbero motivo per un ordine di non rianimare. Non dovrebbero esserci discriminazioni di questo tipo nel nostro servizio sanitario”.
Il quotidiano The Guardian ha pubblicato dati del Servizio Sanitario Nazionale che indicano che nelle cinque settimane dall’inizio dell’ultima ondata, il COVID-19 è stato responsabile del 65% dei decessi di persone con difficoltà di apprendimento. Altri studi hanno dimostrato che il tasso di mortalità nelle persone con COVID-19 che soffrivano di disturbi dell’apprendimento nella prima ondata è stato sei volte superiore rispetto alla popolazione generale .
I sostenitori delle persone con disabilità intellettiva hanno criticato il governo del Regno Unito per non aver consentito l’accesso ai vaccini a questo gruppo di persone. La Society for the Protection of the Unborn Child fa la stessa denuncia pubblica sugli “ordini di non rianimare le persone con disabilità intellettive”, definendole spaventose e indicative di vergognosa discriminazione.