La pandemia è solo l’inizio dei dolori di questa umanità perversa
Altre e più grandi prove ci saranno ma alla fine il Regno di Dio verrà con grande potenza e gloria.
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Di Padre Giuseppe Tagliareni
Prima Domenica di Quaresima. Anno B.
La Chiesa inizia il suo cammino quaresimale, ad imitazione del Signore che passò quaranta giorni nel deserto, digiunando e pregando.
Egli si preparò così alla sua missione, che era quella di rivestirsi dei nostri peccati, espiarli sulla croce, ridarci la vita divina perduta e aprirci le porte del Cielo.
Nel deserto fu tentato di prendere un’altra via: quella del successo e del dominio dei regni della terra. Gesù vinse la seduzione del Maligno, della carne e del mondo e ci offre la sua vittoria.
Al tempo di Noè, solo chi entrò nell’arca si salvò dal diluvio. Dio mise sulle nubi l’arco dell’alleanza, a perpetuo ricordo e a sostegno della fiducia nella sua benevolenza. Ma la salvezza definitiva si ha con Cristo e con la Nuova Alleanza stipulata nel suo Sangue.
Dice S. Pietro: “Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio” (1 Pt 3,18).
Compiuto il sacrificio, andò negli Inferi, a liberare le “anime prigioniere” dei defunti che attendevano la sua redenzione. Solo in Cristo vi è salvezza.
«Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
La Chiesa ce lo ricorda in ogni inizio di Quaresima. Molti veggenti oggi ci ripetono la stessa cosa: il tempo dell’attesa è finito e la pandemia è solo l’inizio dei dolori di questa umanità perversa. Altre e più grandi prove ci saranno; ma alla fine il Regno di Dio verrà con grande potenza e gloria.