Con Biden la Fratellanza Musulmana è tornata alla Casa Bianca
L’Italia segue le orme della nuova amministrazione americana influenzata dalla dottrina Obama, per molti versi sovrapponibile a quella della Fratellanza Musulmana
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Di Lorenzo Capellini Mion
La nuova amministrazione Usa ha sospeso la vendita di armi agli Emirati Arabi Uniti e all’Arabia Saudita, due alleati chiave del Golfo per contrastare il regime di Teheran, ad un passo dal dotarsi della bomba nucleare, e che per merito del presidente Donald J. Trump hanno imboccato il cammino della pace e della stabilità nel martoriato Medio Oriente, a partire dalla normalizzazione dei rapporti diplomatici con Israele.
Nel frattempo le truppe americane sono tornate massicciamente in Siria.
La Fratellanza Musulmana è ufficialmente tornata alla Casa Bianca.
Intanto, in Italia, il ministero degli Esteri Luigi Di Maio ha revocato la fornitura di armamenti italiani all’Arabia Saudita usando il pretesto che queste potessero usate nel sanguinoso conflitto in Yemen.
Tanto per ricordare, per sommi capi, in Yemen la coalizione a guida Saudita è impegnata nel combattere i ribelli terroristi Houthi sponsorizzati dall’Iran, vero regista del colpo di Stato.
La Repubblica Islamica di Iran, sciita, non accetterà mai che i luoghi più sacri dell’Islam, Mecca e Medina, sorgano su un territorio controllato dai sunniti e quella in Yemen non è altro che una guerra per procura sulla pelle di moltissimi innocenti.
Nei mille rivoli del settarismo islamico non ho preferenze, ma se oggi dovessi scegliere tra l’appoggiare un regime che si sta dotando dell’atomica, destabilizza la Regione, abbraccia la Cina e minaccia l’Occidente e quei Paesi, tra cui l’Arabia Saudita di Mohamed Bin Salman, che stanno dando prova sia di aperture sul piano dei diritti civili sia di volontà di pacificazione attraverso la normalizzazione dei rapporti diplomatici con Israele, francamente non avrei dubbi. Anzi non ne ho.
Il blocco delle forniture di materiale bellico, che in modo miope i nostri giornali liquidano quasi alla stregua di un dispetto a Renzi (di ritorno da Ryad per un intervento tanto ben pagato quanto penoso), ovviamente ha mandato in brodo di giuggiole gli esponenti del pacifismo militante.
Ovviamente la decisione del governo non fermerà la guerra, né rende il mondo un luogo più sicuro. Anzi.
Di fatto l’Italia si è limitata a seguire le orme della nuova amministrazione americana influenzata dalla dottrina Obama, per molti versi sovrapponibile a quella della Fratellanza Musulmana, con gli effetti che abbiamo già visto e ci colloca nuovamente dalla parte sbagliata della storia. Oltre a perdere una valanga di quattrini insieme all’opportunità di parlare seriamente di diritti umani nel mondo islamico.