Ministre e governo Draghi: le donne, quelle vere, non hanno bisogno di protettori!
SE LE COSE DEVONO FUNZIONARE, MASCHIO O FEMMINA, CHE CAMBIA? AVANTI LE COMPETENZE, I MERITI, LE CAPACITÀ, A QUALUNQUE SESSO APPARTENGANO I MINISTRI…
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Di Diego Torre
Nel tormentone seguente il giuramento del nuovo governo, una nota conquista il centro dell’attenzione politica, soprattutto nel PD.
Non il programma, non il vaccino o la crisi economica; no. Il problema serio è la scarsa presenza di donne nello squadrone dei Draghi (non dei dragoni).
Uno squadrone di poveri maschietti, che, con appena un terzo di donne al suo interno, non potrà eseguire la carica necessaria a salvare l’Italia.
Come farà l’economia senza donne?
Come farà la difesa, il lavoro, l’istruzione a far fronte alla montagna di problemi inevasi avendo al suo vertice un … povero uomo?
Sì perché, dice il più elementare buonsenso, è il ministro che deve servire ai bisogni del ministero e non il ministero a d illuminare la figura del ministro. Il potere connesso alla funzione è lo strumento e non il fine.
Se le cose devono funzionare, maschio o femmina, che cambia? Avanti le competenze, i meriti, le capacità, a qualunque sesso appartengano i ministri! Qualcuno obietterà che c’è un modo femminile di affrontare i problemi; vorrei dimostrato che è migliore di quello maschile, ed in tal caso… a capo dei dicasteri solo ministre!
Qualche altro dirà che le donne al vertice salvaguarderebbero le altre donne. Ma l’uguaglianza dei cittadini non è già in costituzione come nei contratti nazionali di lavoro, nei bandi del pubblico impiego etc…?
E stabilire trattamenti preferenziali alle donne non è un atteggiamento sessista contro gli uomini?
Non amo Zingaretti, ma non credo proprio che abbia pregiudizi antifemminili.
Forse tanta polemica è artatamente gonfiata e preparerà, se non sfocerà, in un regolamento di conti interno al PD, da troppo tempo rinviato.
Oltretutto, se è stato Draghi a scegliere i ministri, perché prendersela con il povero Nicola, che ha dovuto subire e sorridere (così come gli altri leader di partito), sostenuto peraltro dalla Direzione PD che ha votato all’unanimità la “fiducia” al nuovo governo?
Basta allora considerare le donne alla stregua dei panda, da proteggere e conservare in apposite riserve! Questo è sessismo antifemminile!
Le donne, quelle vere, non bisognano di protettori. Vogliamo pensare, limitandoci alla politica recente, alla Peron, alla Thactcher, alla Meir, alla Merkel, alla Ganhdi, giusto per citare le più note?
Basta riservare quote rosa o celeste ai posti di responsabilità ! Ministro (ma vale per qualunque ruolo, pubblico e privato) significa servo! E ad ogni ruolo ci deve andare chi serve di più e meglio!
Ci devono andare i migliori. L’ha scoperto Berlusconi, ma molto prima l’aveva detto Aristotele. Chissà se dicevano la stessa cosa.