L’arroganza del pensiero unico: l’esempio del Lazio di Zingaretti
LE MARCHE SI OPPONGONO ALLA RU486, MENTRE IL LAZIO DÀ IL VIA LIBERA. PER LA SINISTRA È UN DIRITTO DELLE DONNE, PER LA DESTRA SAREBBE GIUSTO PUNTARE SULLA NATALITA’
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Di Emanuela Maccarrone
Il centro-destra delle Marche si oppone alle direttive del Ministero della salute, per il quale la somministrazione della pillola abortiva RU486 può avvenire anche all’interno dei consultori.
Lo scorso anno fu l’Umbria a sollevare la questione ma, in seguito all’aggiornamento delle linee guida sull’interruzione della gravidanza da parte del Consiglio Superiore della sanità, ferme dal 2010, si è adeguata.
Sul rifiuto delle Marche, ecco quanto ha riportato un recente comunicato del Ministero: “Ci risiamo. Dopo l’Umbria anche le Marche si oppongono alla somministrazione della pillola abortiva Ru486 all’interno dei consultori, anche in quelli collegati agli ospedali. Una scelta, di fatto, in aperto contrasto con le linee guida del Ministero della Salute, emanate da una apposita Commissione su richiesta del Consiglio Superiore di Sanità e aggiornate pochi mesi fa dal Ministro della Salute Roberto Speranza a distanza di dieci anni dall’ultima volta”.
Secondo il Ministero della salute, il comportamento adottato dalla Regione è mosso da pura ideologia politica, e la Sottosegretaria di Stato alla Salute, Sandra Zampa, ha avuto il coraggio di dichiarare: “Sono sorpresa da quanto deciso dalla Regione Marche: ancora una volta i diritti delle persone, in particolare delle donne, vengono calpestati in favore del preconcetto e dell’ideologia politica, in totale incoerenza con le indicazioni scientifiche”.
Pensiero diverso, naturalmente, è quello del centro-destra della Regione Marche. Carlo Ciccioli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel consiglio regionale delle Marche ha confessato di sentirsi “stupefatto dell’arroganza del pensiero unico”
Secondo Ciccioli, l’attuale legge 194 sulla normativa dell’aborto andrebbe rivista e ha affermato, invece, il diritto delle donne ad avere dei figli ponendo l’attenzione sui bisogni della famiglia: “occorre approvare subito una ‘194’ in difesa della libertà delle donne di fare figli che permetta alle giovani coppie di accedere immediatamente al sostegno per la maternità, asili nido e scuole materne gratuite, libri di testo gratuiti dalle elementari alle superiori e gli attuali modesti assegni familiari finalizzati solo alle spese domestiche, implementati significativamente in caso di più figli”.
A riguardo, il capogruppo di Fratelli d’Italia ha portato l’esempio di una struttura scolastica presso Ancona frequentata da soli figli di genitori stranieri, perché in quel quartiere non ci sono più i figli di italiani. “Anche gli italiani hanno diritto di vivere come popolo e di riprodursi, non dobbiamo essere ridotti come i ‘nativi americani’, tanto citati oggi dal presidente Biden”.
Le posizioni cattoliche di Fratelli d’Italia sono considerate dalla Sottosegretaria allo sviluppo economico Alessia Morani “dichiarazioni folli” e “posizioni assurde”, una “furia ideologica che vuole riportare le Marche al medioevo dei diritti”.
Intanto, anche la Regione Lazio ha autorizzato la RU486 in day hospital, eliminando così l’obbligo del ricovero di tre giorni previsto dalla normativa precedente.
In un documento della Regione Lazio si legge che sarebbe “un percorso di civiltà per tutelare il diritto alla salute e il diritto di scelta delle donne”.
In realtà, purtroppo, si tratta di un ennesimo attacco alla vita e le sempre più ampie aperture alla RU486 spingeranno le donne ad abortire sempre più e con facilità, a discapito della loro stessa salute, della vita del nascituro e in opposizione al bene della Nazione che è la crescita della natalità.