Shemà. Commento al Vangelo del 24 gennaio della teologa Giuliva Di Berardino

Shemà. Commento al Vangelo del 24 gennaio della teologa Giuliva Di Berardino

Shemà (in ebraico “Ascolta”), un commento al Vangelo del Giorno di Giuliva Di Berardino.

Anche a noi, uomini e donne del terzo millennio, Nostro Signore Gesù Cristo dice: “Shemà”. Ascoltiamolo!

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IL COMMENTO TESTUALE

IL VANGELO DEL GIORNO: Mc 1,14-20

 domenica 24 gennaio 2021

III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Oggi il Vangelo presenta l’inizio della predicazione di Gesù. Si tratta di una presentazione sintetica che consiste in quattro punti fondamentali: il compimento del tempo, il regno di Dio, la conversione, la fede al vangelo. Come conseguenza della predicazione, poi, il testo presenta anche la conseguenza che la predicazione di Gesù porta nel mondo: la chiamata a seguire non solo il suo messaggio, ma lo stile della sua vita che trasforma la monotonia di una quotidianità in fecondità piena per una vita che non ha fine. Tutto sta nel fatto che il Regno di Dio è vicino, letteralmente il verbo greco indica il movimento di avvicinamento, che fa percepire il Regno di Dio come una realtà dinamica, che si avvicina, si compie nel suo realizzarsi e che quindi lascia senza alternativa e senza indugi: bisogna convertirsi subito, cioè cambiare il modo di pensare, di vedere la vita, smettere di pensare e di fare come la maggioranza e cercare le motivazioni profonde di quello che si vive, del lavoro che si svolge, delle relazioni che si portano avanti, dei criteri che stanno alla base delle nostre scelte. Smettere il movimento che ci rivolge verso noi stessi e accogliere un nuovo movimento, quello che ci porta verso gli altri e che fonda la nostra vita sul Vangelo. E questo nuovo movimento del Vangelo ci porta lontano, ci fa camminare dietro Gesù per essere portatori di gioia per le strade della vita, perché vangelo significa proprio messaggio di gioia, annucio di bontà e di bellezza. Se oggi, come Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni decidiamo anche  noi di seguire Gesù, se accogliamo l’invito che la liturgia ci chiede di accogliere in questa terza domenica del tempo ordinario, potremmo sperimentare anche noi i benefici del Vangelo nella nostra vita perché non vivremo più solo per noi stessi, ma per il Signore e per gli altri, diventaremo anche noi pescatori di uomini, perché potremo far emergere dal mare della vita caotica di ogni giorno, uomini e donne portandoli a vivere in modo nuovo, in modo autentico, profondo, eterno. Chiediamo allora oggi al Signore che rinnovi in noi la gioia di seguirlo e che questa gioia sia talmente contagiosa che ci coinvolga totalemente, così da poter lasciare tutto ciò che non realizza in pienezza la nostra vita di credenti. Buona domenica! 

Mc 1,14-20

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, mentre anch’essi nella barca riparavano le reti. E subito li chiamò. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedèo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

 

IL COMMENTO IN VIDEOhttps://www.youtube.com/channel/UCE_5qoPuQY7HPFA-gS9ad1g/videos

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