Roulette russa, “tutela” degli anziani ed eugenetica: un pacchetto tutto compreso…
MA DOVE VAI SE SUA L’EUGENETICA E L’EUTANASIA NON CE L’HAI? E BADA CHE TI RILASCINO IL CONSENSO INFORMATO!
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Di Barbara Appiano
L’ultima novità dei nostri governanti che “giocano a fare i politici” come se fosse un hobby e non una professione arriva dal piano pandemico stilato dai tecnici del Ministro per la salute Roberto Speranza (Leu).
Senza dimenticare che il piano pandemico “aggiornato” risaliva al 2006 con ordine di “maquillage” da parte di Ranieri Guerra (Oms) al suo sottoposto dott. Zambon per renderlo attuale.
E tralasciando per il momento la parallela vicenda penale della “pandemia” indagata con “persone informate sui fatti” le migliaia di persone che non hanno nemmeno avuto un funerale, con i loro parenti che vogliono restituire memoria e dignità ai loro cari.
Parlo dei numerosi anziani morti “per” o “con” Covid, decidete voi se essere accompagnatori o geni guastatori di questo virus senza fissa dimora.
Ricordo che nella fossa comune è finito anche un grande della musica morto solo e giovane come Wolfgang Amadeus Mozart…
Comunque, il parallelismo tra i nostri morti “per” o “con” Coronavirus e il grande Mozart ha in comune la sola mancata sepoltura.
Ciò che viviamo invece noi è altra schiavitù legata alla tecnocrazia che ci vuole “sani” ma anche “portatori di virus”, altrimenti i vaccini a chi li venderebbero le multinazionali?
Multinazionali che a tempo record e sfidando la legge dell’esperienza (che vuole che un vaccino sia sottoposto a test per alcuni anni e non pochi mesi) hanno immesso sul mercato il vaccino contro il Gran Visir Covid e tutti i suoi affiliati mutanti nello spazio in barba agli spazi aerei, frontiere e dogane.
Non si può non collegare in chiave attuale quello che sta succedendo con l’eugenetica del passato, ricordando che il medico giura di curare in scienza e coscienza come fece il primo collega conosciuto, un tale Ippocrate.
Ora, siccome non è possibile andare a intervistare Ippocrate, il caso dei tanti nostri vecchi non curati durante la fase più accesa della “pandemia” pone l’accento su ciò che si sta cercando di far passare sotto traccia. Ovvero la contraddizione patologica di questo Governo che in “pandemia” obbliga le famiglie a isolare i nonni perché più fragili, ma poi in nome del dio-vaccino (è il vaccino che si è elevato a Dio, senza che Dio desse il proprio assenso ad avere un collega in stato di servizio permanente) e in nome dell’ingegneria genetica e della tecnocrazia decide che il vaccino ci salverà. Ma da che cosa?
Ci salverà della depressione strisciante che sta facendo ammalare un’intera nazione? Ci salverà dalla miseria causata dalla morte per eutanasia della nostra economia? Ci renderà longevi e pronti a diventare dei guerrieri samurai pronti con la siringa a togliere di mezzo il Gran Visir Covid?
Nessuno lo sa, ciò che sappiamo e avvertiamo perché ancora non è stata tolta la capacità di pensare sebbene siamo stati messi in isolamento fisico e mentale, è che è in atto un esperimento di massa, nel quale il vaccino come un pilota d’aereo deve avere milioni di casi testati con un bugiardino che indica: «sono sconosciuti gli effetti a lungo termine».
Dunque, da una parte i nonni sono una specie da proteggere come se fossero animali in via di estinzione, poi improvvisamente arriva un piano pandemico che non può essere consultato dai comuni mortali, dove non il Ministro, bensì i medici di volta in volta nella drammaticità di dover curare tutti, devono scegliere in base all’età anagrafica e agli acciacchi…
L’eutanasia ha sfondato il muro dell’omertà e dell’etica, comprandosi veti, remore, tabù e la fede che accompagna ognuno di noi viene messa in cassa integrazione perché non necessaria a finalizzare l’endemica paura, una vera e propria malattia insidiosa che coltiva sottotraccia sospetti, buchi di speranza sostituendoli con costanti bollettini “di guerra”.
Bollettini nei quali morti e feriti sono letteralmente usati per fare propaganda, una velata minaccia che ci dice che dobbiamo stare chiusi in casa ma che quando arriverà il momento avremo il “nostro vaccino”, mentre le morti sospette di operatori sociosanitari che hanno ricevuto il vaccino vengono silenziate sostenendo «che non vi sono correlazioni tra il decesso e l’inoculazione del vaccino»…
Ma il bugiardino di questo “elisir di lunga tensione” non scrive che «sono sconosciuti gli effetti a lungo termine»?
Sequenze, genomi, RNA [acido ribonucleico], tutti termini che ormai sono entrati nel nostro immaginario collettivo, mentre i medici per risolvere il problema politico del taglio alla sanità pubblica dal 2011 ad oggi di ben 37 miliardi partendo dal governo Monti e arrivando al governo Renzi che tolse ben 4 miliardi alle Regioni per spedirli alla matrigna Europa, devono decidere chi salvare, chi intubare e chi lasciare indietro…
Forse il futuro vedrà una nuova classe di medici. Saranno specialisti nella chiaroveggenza, sorpasseranno la fede che è un’oasi nel deserto attuale di emozioni per decidere che noi siamo “solo” biochimica e che quindi quando gli ingranaggi sono fuori posto o inceppati, loro, i Delegati da chi non si sa, possono “staccare la spina” in nome della nuova divinità Sua maestà la Scienza.
Intervistato recentemente Dio ha messo in chiaro che la vita degli esseri umani è sacra, inviolabile e che gli anziani essendo memoria del nostro passato decide Lui quando devono andarsene.
La vita non la interrompe un medico convinto di essere investito da una “missione”, quella di ridurre la popolazione mondiale inginocchiandosi all’essere perfetto da programmare come una legge di bilancio stanziando nei capitoli di spesa fra le pieghe di un falso buonismo i bonus per l’utero in affitto.
In tutto questo bailamme la roulette russa s’inceppa, manca l’umiltà di inginocchiarsi magari da soli in casa quando nessuno ci vede per chiedere al Creatore lumi su questa follia collettiva. Sapete per esempio che una bambina a Sesto S. Giovanni (Milano) è stata sospesa per avere abbracciato la sua compagna di banco?
La ragazzina ha 11 anni e non capisce perché non può abbracciare la sua compagna di banco…
Visto che il Creatore decide autonomamente senza interpellare la Scienza quando smettere di ascoltarci, in questo torna alla memoria il Santo Padre Giovanni Paolo II che, dicendo «non abbiate paura» ha sofferto e condiviso appieno il suo ministero, soffrendo e predicando fino all’ultimo minuto.
Un esempio simile deve essere ricordato come momento di incontro tra mortalità ed eternità dove noi non siamo attori come l’eugenetica e l’eutanasia vorrebbero farci credere.
Avere fede vuol dire avere coraggio, sfidare la fredda ragione facendo uscire il cuore da casa nostra, un cuore che anela altri cuori in grado di sconfiggere la paura. Perché per vivere non bisogna avere paura e rinunciare a vivere per paura di morire va oltre il concetto di nichilismo, siamo all’inesorabile.
I valori della vita sono inviolabili e nessuna “pandemia”, nessun piano strategico anti-pandemia può interrompere un mistero, quello della nostra esistenza che andando a sbandare sta perdendo il senso del dolore come prova di coraggio per vivere appieno il messaggio cristiano.