Great reset e crisi di governo. Si sta preparando un nuovo banchetto…

Great reset e crisi di governo. Si sta preparando un nuovo banchetto…

NEL PANORAMA DELLA POLITICA ITALIANA NON SI SONO ANCORA TOLTE LE GAMBE DA SOTTO IL TAVOLO CHE SI STA PREPARANDO UN NUOVO BANCHETTO

Di Gian Piero Bonfanti

Seppure le festività natalizie sono passate da qualche giorno, il senso di stordimento per quanto accaduto e quanto è tuttora in essere continua a persistere, favorito anche dalle continue cannonate del nostro Governo al suono di nuovi DPCM.

Abbiamo assistito in questi giorni al momento in cui una superpotenza mondiale “volta pagina”, spazzando via tutto ciò che è stato fatto nel bene o nel male in 4 anni di mandato.

Chi ha sostenuto l’attuale Presidente degli USA uscente ha sperato fino all’ultimo che si chiarissero le questioni legate agli oramai noti brogli elettorali, ma ciò non è ancora avvenuto e, per questioni di tempo, l’iter della giustizia seguirà un corso diverso rispetto a quanto oramai confermato dalle elezioni politiche.

Come abbiamo previsto, stiamo vedendo un’America notevolmente indebolita, nella quale si sta insediando un governo contestato da metà degli americani e da mezzo mondo.

Il risultato degli avvenimenti di questi giorni è un fronte democratico che non rappresenta la maggioranza di un popolo, ma che ha ottenuto una vittoria grazie ad un “tradimento” di una parte del fronte repubblicano che  ha sempre contestato il tycoon Donald Trump.

D’altronde, come potevamo pensare che una parte politica che ha interessi legati all’industria degli armamenti potesse appoggiare un presidente che non è mai intervenuto durante il suo mandato in azioni belliche o conflitti mondiali?

Trump era sicuramente una spina nel fianco per qualcuno ed era necessario effettuare il cambiamento, avvenuto grazie anche alle interferenze estere, ormai ben note, del governo del dragone, il quale da anni sta colonizzando tutto ciò che è possibile colonizzare.

Ma l’analisi che viene fatta nel nostro Paese è spesso basata soprattutto sulla simpatia o meno dell’ormai ex presidente, su come porta i capelli o sulla bellissima moglie.

Abbiamo assistito ad una cronaca paradossale dei fatti ed ad una imbarazzante pantomima degli oramai poco credibili media italiani.

C’è tra loro pure chi ha utilizzato spezzoni di film per dimostrare che i sostenitori di Trump scesi in piazza fossero dei violenti.

Vedremo dalle indagini sui fatti accaduti a Washington DC cosa ne conseguirà, se mai verranno effettuate e se i risultati verranno resi noti.

Intanto a casa nostra si continuano a muovere le pedine sulla scacchiera della politica e quelli che si preannunciano   non sono certo tempi migliori rispetto a quelli dell’annus horribilis appena trascorso.

Da oltre oceano giungono le prove di un caso di un apparente coinvolgimento dell’Italia nella frode elettorale USA ordita da anni, e, mentre attendiamo che si faccia luce sulle vicende, assistiamo alla diatriba tra il senatore Matteo Renzi ed il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte in merito alla delega ai servizi segreti.

Sembra che il tutto possa portare ad una ennesima crisi di governo.

In questo caso però gli attori non sono maggioranza ed opposizione, bensì sono coloro che si stanno spartendo le poltrone in questo nuovo assetto mondiale.

La prospettiva di avere ruoli cardine nella riorganizzazione mondiale (Great reset) è l’obiettivo di oggi, in un panorama quindi dove i profitti legati ad interessi economici e di potere saranno inimmaginabili.

Continueremo a restare distratti da pandemia e vaccini e quando riapriremo gli occhi troveremo tutto apparecchiato.

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