Saverio Gaeta: “Francesco potrebbe approvare Medjugorje anche con le apparizioni in corso”
A SAN NICOLAS IL VESCOVO DEL POSTO HA APPROVATO APPARIZIONI MARIANE CHE SONO ANCORA IN CORSO. AL TEMPO DELL’APPROVAZIONE PAPA BERGOGLIO ERA CARDINALE IN ARGENTINA
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Di Bruno Volpe
“Dossier Medjugorje” (edizioni San Paolo) è il titolo, molto intrigante, del nuovo lavoro del giornalista e scrittore cattolico Saverio Gaeta, esperto in tema di apparizioni mariane, una garanzia di correttezza e di professionalità.
Come sempre, anche in questo caso, Gaeta offre il meglio di sè commentando con padronanza le conclusioni e i contenuti dell’indagine svolta su Medjugorje dall’ apposita commissione pontificia (presieduta dal Cardinale Ruini).
I 17 membri, come è noto, a larga maggioranza, avevano espresso un giudizio favorevole sul primo periodo delle apparizioni.
Saverio Gaeta, qual è lo scopo del suo libro?
“Le conclusioni della relazione le aveva anticipate il vaticanista Tornelli. Lo scopo del mio lavoro, che guarda ancora più avanti, non è di mera cronaca, ma di puntualizzazione”.
Cioè?
“Nell’opinione comune dopo la uscita delle prime indiscrezioni, si afferma, erroneamente, che la Commissione abbia approvato le prime sette apparizioni in rigoroso ordine cronologico. Ma non è così. E’ importante vedere e capire che le cose non sono andate in questa maniera”.
Un esempio…
“Affermare che solo le prime sette apparizioni in ordine cronologico siano credibili è falso, equivale, per esempio, ad escludere l’ottava nella quale la Madonna è apparsa in chiesa. E’ maggiormente corretto affermare che la Commissione ha accreditato la prima fase. Ma vi è altro”.
Dica…
“La Commissione ha riconosciuto che, per evidenti ragioni del regime comunista, il vescovo locale ha subito minacce per andare contro Medjugorje”.
Che cosa ne viene fuori?
“Che in qualsiasi momento Papa Francesco potrebbe approvare Medjugorje. Spesso sentiamo dire che non è possibile approvare apparizioni in corso. E allora ricordo che proprio in Argentina, terra del Papa, sono certo che Bergoglio lo sa, a San Nicolas il vescovo del posto ha approvato apparizioni mariane che ancora avvengono, non sono concluse. Al tempo dell’approvazione, Bergoglio era cardinale in Argentina”.
Che quadro viene fuori su Medjugorje dalla relazione?
“Molto positivo, anche se è impossibile e proibitivo esaminare una mole di 51.000 apparizioni. La Commissione ha detto che certamente il primo periodo è credibile. Penso che una soluzione possibile ed anche auspicabile la creazione di una Prelatura, come avviene a Pompei con un vescovo nominato dal Vaticano, indipendente da quello locale, o un santuario. Attualmente quello è un vero luogo di grazia. Ma questo non basta. Bisogna che i pellegrini che ci vanno siano pastoralmente ben educati. In poche parole devono rivivere a casa, quando vi fanno ritorno, quanto hanno vissuto a Medjugorje, immagazzinando quello che hanno visto. Come fosse una carica di energia da rinnovare sempre”.