Ecco perché il mondo dipinge il cristiano come persona inadatta e ingenua…

Ecco perché il mondo dipinge il cristiano come persona inadatta e ingenua…

IL MONDO VUOLE GLI UOMINI SCHIAVI DELLA PROPRIA LOGICA: “O LA PENSI IN QUESTO MODO O SEI FUORI DAL SISTEMA”. DIO INVECE…

Di Emanuela Maccarrone

Nel vangelo di Giovanni 15,18, Gesù avvertì i suoi discepoli con queste parole: “Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia“.

Le parole di Gesù sono chiare, il cristiano è odiato dal mondo. Cosa s’intende con mondo?

Non di certo il creato che Dio ha messo a disposizione di tutti, ma la logica del mondo: la mondanità. Essere del mondo, o essere mondano, vuol dire conformarsi al pensiero unico del mondo, quel pensiero che rende tutti gli uomini schiavi delle mode e delle masse.

Quindi, perché, i cristiani sono odiati dal mondo?

Perché sono segno di contraddizione, come lo è stato per primo Gesù. Contraddire il pensiero unico mondano vuol dire risplendere della propria luce, vuol dire pensare e ragionare con la propria mente e saper dire ‘No’ alla logica del mondo.

Nell’udienza generale del 23 gennaio del 2013, il papa emerito Benedetto XVI illuminava le menti con queste interessanti parole: “Credere in Dio ci rende, dunque, portatori di valori che spesso non coincidono con la moda e l’opinione del momento. Ci chiede di adottare criteri e assumere comportamenti che non appartengono al comune modo di pensare”.

Il mondo dipinge il cristiano come una persona inadatta, ingenua e indifesa, mentre il cristiano è un guerriero in Cristo e Gesù ne è l’esempio vivo e concreto. Pur rimanendo umile e mite, Gesù ha dimostrato determinazione, autocontrollo e schiettezza.

A riguardo, un importante insegnamento di Gesù è quello “delle pecore tra i lupi”. “Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe” (Mt 10,16).

Il cristiano è semplice, e cosa c’è di più difficile al mondo se non la semplicità. Il cristiano, è vero, non si nasconde dietro alle maschere del mondo e conta sulla potenza di Dio: “se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?” (Rm 8,31).

Ma il cristiano è anche prudente come il serpente, ossia vigile, attento e critico poiché è capace di saper analizzare ciò che accade nel mondo e, pertanto, abile nel  discernere il bene dal male.

Dio forgia uomini e donne liberi e determinati. Il mondo, al contrario, vuole gli uomini schiavi e sottomessi alla sua logica. Il mondo dice: “o la pensi e sei in questo modo o sei fuori”. Dio, invece, dice all’uomo di risplendere della sua  luce, che è unica e irripetibile. Dio vuole uomini e donne liberi, capaci di pensare e di ragionare, coraggiosi nel dire NO al male che, presente nella logica mondana, schiavizza l’uomo ingannandolo con una falsa felicità.

Il Beato Carlo Acutis diceva che “tutti nasciamo come degli originali, ma molti muoiono come fotocopie“. Il vero cristiano nasce e muore originale.

Durante il viaggio apostolico in Polonia (7 giugno del 1999) nell’omelia San Giovanni Paolo II disse: “A coloro che lo seguono, Cristo non promette una vita facile, annunzia piuttosto che, vivendo il Vangelo, dovranno diventare segno di contraddizione”.

E’ per questo motivo che sono odiati i cristiani, perché essi risplendono della luce della verità nel buio del mondo. I cristiani contraddicono la logica del mondo perché vanno controcorrente difendendo la morale e, evidentemente, questo dà fastidio al mondo! Ma Gesù ci ricorda: “Coraggio, Io ho vinto il mondo” (Gv 16,27).

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