L’epifania del “dio-Vaccino”
I DUBBIOSI SUI VACCINI ANTI COVID SAREBBERO DEI “CRIMINALI, NEMICI DELLA SALUTE PUBBLICA!”. E GIÀ TALUNI INVOCANO MISURE REPRESSIVE CONTRO DI LORO
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Di Diego Torre
Tutto il mondo aspettava il salvatore. La soluzione ottimale dei problemi. Il messia che fa svanire le paure e fa rinascere la speranza. La garanzia che la morte verrà vinta. “Luce”, “speranza”, “vita”, “momento storico”. Ovviamente non parlo di Nostro Signore Gesù Cristo, ma del vaccino anti-covid e della sua epifania nel V day (ma per Grillo e 5stelle una volta non significava vaccination-day!), celebrato il 27 dicembre in tutta Europa. Il fastidioso ricordo del Salvatore vero, quello del 25, è stato opportunamente offuscato dalla zona rossa e dai limiti alla celebrazione delle Messe e degli incontri in famiglia.
All’arrivo si è visto di tutto: autorità e forze dell’ordine; applausi e spiegamento di mezzi. Come il Milite Ignoto nel 1921 il vaccino ha attraversato mezza Italia in furgone per giungere a Roma nel suo sacrario. Il milite ignoto (anche se persona sconosciuta) ricevette allora le più alte decorazioni italiane, statunitensi, francesi ed estoni. Egli venne sepolto a Roma all’Altare della Patria in forza di una legge approvata senza dibattito. Allora bisognava creare una religione della Patria che facesse da collante alla nazione in sostituzione dell’altra religione, quella cattolica, combattuta e perseguitata durante tutto il cosiddetto risorgimento.
Giunto a Roma in una processione di autoveicoli il vaccino si è irradiato (9750 dosi, nemmeno un assaggio) per tutta Italia. Era il dies natalis in tutta Europa e nessuno Stato poteva assentarsi. A Palermo è arrivato in aereo e a Roma in furgone. Perchè? L’aereo usato per Palermo non era sufficientemente “refrigerato” per portarlo prima a Roma? A volere essere maliziosi la ragione è chiarissima: propaganda governativa, droga per le masse. Dopo le massicce iniezioni di paura per via mediatica, bisogna fornire al popolo bue una speranzella che sollevi gli umori, faccia dimenticare le limitazioni alla libertà, la catastrofe economica e il relativo indebitamento (almeno) ventennale del popolo italiano. Nel 2020, 300.000 imprese e 200.000 professionisti hanno chiuso i battenti.
Certamente non è possibile per i non eruditi capire al momento bontà, limiti ed effetti collaterali del vaccino. Il mondo medico è diviso, con scontri dialettici ed intimidazioni che sanno più di ideologico che di scientifico. L’impressione però è che i fautori alzino la voce più dei dubbiosi, con un linguaggio aggressivo, in ciò sostenuti da politici, attori e tutto il circo mediatico del giornale unico globale. Non vi deve essere dubbio: i dubbiosi sono criminali, nemici della salute pubblica! E già taluni invocano misure repressive contro di loro.
Ma, tornando alla coreografia propagandistica: come per il milite ignoto, siamo in presenza di un’autentica LITURGIA, qualcosa di cui l’uomo ha bisogno. E se non è quella divina, bisogna dargli i surrogati. La rivoluzione francese, grande esperimento anticristiano, fu prolifica nel creare liturgie: calendario, vestiario patriottico, processioni, dea ragione etc. Lo stesso hanno saputo fare gli Stati totalitari del XX secolo. Con il vaccino abbiamo visto cortei trionfali con il messia accolto come le reliquie dei Santi, applausi, commozione. Profetessa del dio-vaccino è stata sapientemente scelta un giovane infermiera di bell’aspetto e dal fluido ed elegante linguaggio, che ha offerto per prima il sacrificio di… farsi inoculare il prezioso farmaco. Insomma, nel complesso è stato uno spettacolo ben curato.
a Palermo la sacerdotessa è stata una dottoressa di 38 anni , belloccia anch’essa, che durante l’inoculamento ha fatto la V con le dita e poi alla fine anche il pollice in alto. da film americano insomma