Don Massimo Lapponi: “la reincarnazione è una credenza contraria a fede e ragione”
Redazione di (In)formazione Cattolica
Sulla falsariga del famoso “Questionario di Proust”, la redazione di (In)formazione Cattolica ha rivolto delle domande curiose a Don Massimo Lapponi. Nato a Roma nel 1950, già docente di filosofia presso il Pontificio Ateneo di Sant’Anselmo a Roma, è in missione in Sri Lanka per una fondazione benedettina. Ha scritto vari libri. Gli ultimi sono “Per una teologia rinnovata” (Edizioni Sant’Antonio, 2018), “Le vie segrete del cuore”, vol. 1(Edizioni Tabula fati, 2019), “Quanto degna sei d’amore” (Edizioni Tabula fati, 2020).
Una persona famosa che si avvicina al suo ideale… Nessuno
Una sua fobia… il potere in mano alle folli ideologie di oggi.
La materia più amata e quella più odiata da studente… La più amata era la matematica, la più odiata la geografia.
Una cosa che ha sempre voluto fare e non ha mai fatto? Non saprei che cosa rispondere. Mi sembra di aver sempre cercato di fare quello che volevo fare, anche se i risultati a volte possono essere stati molto deludenti.
Qual è la sua più grande passione? Forse la musica
Qual è il suo motto? Non ne ho
Un oggetto al quale è particolarmente legato/a… La tastiera per suonare
Il film più bello che ha visto… Forse “Angeli con la pistola”
Il suo programma tv preferito… Nessuno
Il cantante (o gruppo musicale) preferito… Nessuno
Il suo sport preferito… Da praticare era il ciclismo, quando potevo farlo
Il suo piatto preferito e quello che proprio “non digerisce”… La cucina italiana è così ricca di piatti squisiti che c’è l’imbarazzo della scelta. La cucina dello Sri Lanka, dove vivo, è così ricca di piatti immangiabili, che c’è ugualmente l’imbarazzo della scelta
Lo Stato del mondo in cui le piacerebbe vivere… Non saprei
Tra i vari problemi del mondo qual è quello che maggiormente la preoccupa? Quello che più mi preoccupa è l’apparire nel mondo dei tempi dell’anticristo.
Per informarsi cosa gradisci… (indichi un sito e/o un quotidiano e/o un periodico…) Il mio punto di riferimento online è il quotidiano “La Croce”.
Che personaggio storico le piacerebbe essere? Bella domanda!
Il suo massimo sogno di felicità… Sulla terra la felicità è sempre imperfetta. Certamente riuscire a realizzare una rappresentazione musicale sublime sarebbe un po’ l’anticamera del paradiso. Ma la vera felicità rimane soltanto il Paradiso vero e proprio. Quindi la cosa che più dobbiamo desiderare è che ci vengano perdonati tutti i peccati.
Ha tatuaggi e/o piercing: perché ha scelto di farli? Mai avuti né mai desiderati
Un ricordo bello legato alla sua infanzia… Quando a dieci anni per la prima volta mio padre mi portò al Teatro dell’Opera di Roma a vedere il “Mefistofele” di Arrigo Boito.
Pro o contro l’aborto e perché… Contro, per motivi così ovvi che dovrebbero essere noti anche a chi si dichiara favorevole.
Pro o contro l’eutanasia e perché… Idem.
Pro o contro la legalizzazione delle droghe chiamate leggere e perché… Idem.
Crede nella vita su altri pianeti? Forme di vita primitiva è probabile. Per il resto, non lo so, ma non lo credo.
Che cos’è per lei la famiglia. È sufficientemente tutelata in Italia? La famiglia dovrebbe essere il fondamento di tutta la vita sociale, ma per questo dovrebbe essere risanata. Ora, se nessuno pensa a risanarla, ben pochi pensano a tutelarla, forse in Italia meno che altrove.
Cosa pensa della credenza orientale chiamata reincarnazione? Una credenza non solo contraria alla fede cristiana, ma anche alla ragione.
Crede in una forma di vita dopo la morte terrestre (per es. Paradiso, Inferno, ecc.)? Certamente, che domande!
Crede negli angeli? Idem!
Chi è per lei Gesù Cristo? Non per me! Gesù Cristo, come tutti sanno, è il Figlio di Dio fatto uomo.
Crede che possano verificarsi dei miracoli? Chi crede in Cristo deve credere anche nei miracoli
Qual è il senso della sua vita? Come vorrebbe spenderla nel mondo? Bisognerebbe scrivere un trattato per rispondere. Del resto ormai la mia vita volge al fine. Spero soltanto di poter contribuire, nel poco tempo che mi rimane, a quel risanamento della vita familiare e del popolo cristiano a cui, non con la teoria, ma con la pratica, troppo pochi pensano.