Conte, Natale e zone rosso-arancione: tra schizofrenia e dittatura
QUANDO PENSI DI ESSERE ARRIVATO AD UNA CONCLUSIONE FINALE LOGICA ED UNIVOCA SU QUEL CHE PUOI E NON PUOI FARE, TI RITROVI CON UN TIRO DI DADI AL PUNTO DI PARTENZA.
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Di Diego Torre
Assistiamo ad un’autentica schizofrenia informativa, ad un ritmo sempre più frenetico.
Giallo, rosso, arancione: le regioni italiane cambiano colore come il semaforo.
Ma i dati delle regioni sono veritieri? Boh!
Il governo ha poi attenuato i colori dell’emergenza e tutti sono entrati in circolazione bramosi (ma a quanto pare non troppo) di spendere e spandere. E allora scatta lo sdegno di osservatori ed uomini di governo. Come si permettono gli italiani di uscire di casa? Ma…. Non lo aveva gentilmente concesso il governo? E questa frenesia di acquisti, non è meglio un natale “più spirituale”? Ma non vi siete inventati la trappola del cashback, ovvero il rimborso del 10% delle spese, per spingere gli italiani a comprare? E per comprare nei negozi non devono pur andarci “in presenza”? Non importa; la colpa di qualunque inghippo è del popolo bue (non più sovrano) e allora…. Vi facciamo vedere noi!
Da alcuni giorni minacciano un bel lockdown sul quale però… non riescono a mettersi d’accordo. Parenti sì e parenti no a pranzo. La zia si può invitare? Fra comuni viciniori ci si potrà spostare? Quando lo sapremo?
Già da un pezzo ci avevano abituato al giochino dei DPCM che per la sua varietà ed imprevedibilità ricorda il gioco dell’oca. Quando pensi di essere arrivato ad una conclusione finale logica ed univoca su quel che puoi e non puoi fare, ti ritrovi con un tiro di dadi al punto di partenza.
Nel frattempo hanno elargito bonus meravigliosi per bici, monopattini e vacanze. Queste ultime, hanno evidenziato (dopo) con sguardo arcigno, sono però responsabili della seconda ondata; così come la “libertà” che hanno concesso (finora) alla società italiana prima di Natale sarà colpevole della terza, già annunziata e programmata.
Tanta ordinaria e quotidiana follia trova certamente fondamento nel governo più imbelle, rovinoso ed incompetente della storia italiana; bisognoso di legioni di tecnici e scienziati per rendere il nostro paese quello col maggior numero di morti (65.000) in Europa, con un crollo del Pil, previsto per il 2020,del 9,9 per cento (penultimi seguiti solo dalla Spagna).
Ma poiché come insegnava Andreotti “a pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina“, lasciamo emergere un serio dubbio non è che in qualcuno tanta confusione sia voluta e programmata affinché un popolo snervato e immiserito non riesca più a reagire? Ci si stanca ad inseguire la schizofrenia, a prendere informazioni ed adeguarsi di conseguenza e poi subito dopo rivedere tutto. Così si finisce per rimanere inerti in attesa dell’esito finale.
Qualcosa del genere avveniva nei lager e nei gulag della storia delle ideologie, in cui i prigionieri, dinanzi alla volontaria imprevedibilità e alla durezza delle decisioni degli aguzzini, finivano per perdere dignità e capacità di giudizio e si consegnavano belanti nelle mani dei carnefici, sperando in …qualche bonus. E’ un passaggio ottimale verso il Nuovo Ordine Mondiale. E l’Italia potrebbe essere un ottimo laboratorio per esperimenti di massa.