Nigeria, attacco islamico ad una scuola: 333 i ragazzi scomparsi
GLI STUDENTI SAREBBERO FINITI NELLE MANI DI UN COMMANDO ARMATO. SI RITIENE CHE LA MAGGIOR PARTE DEGLI STUDENTI SCOMPARSI ABBIA UN’ETÀ COMPRESA TRA I 12 E I 16 ANNI.
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Di Angelica La Rosa
In una Nigeria sempre più sull’orlo del caos, i jihadisti islamici di Boko Haram hanno portato a termine un altro grave attacco contro i cristiani. Stavolta è accaduto nello Stato nigeriano di Katsina, dove peraltro è nato il presidente Muhammadu Buhari, uomo politico che stava visitando proprio in questi giorni lo Stato federale.
Secondo le prime ricostruzioni, un gruppo di uomini armati ha cominciato a sparare contro i residenti della cittadina di Kankara e diverse persone sono rimaste ferite durante gli scontri a fuoco durati almeno un’ora. Subito dopo i miliziani islamici hanno preso di di mira una scuola: l’istituto Government Science di Kankara, frequentato da 839 ragazzi.
Il personale di sicurezza della scuola ha respinto alcuni degli aggressori prima dell’arrivo della polizia con la quale poi è scoppiato un violentissimo conflitto a fuoco. Alcuni agenti sono riusciti a portare in salvo circa 200 ragazzi. Altri trecento sono riusciti a scappare mentre ben 333 mancano all’appello. Si pensa che siano finiti nelle mani del commando armato. Si ritiene che la maggior parte degli studenti scomparsi abbia un’età compresa tra i 12 e i 16 anni.
Amnesty International ha denunciato che, nei primi sei mesi del 2020, almeno 1.100 persone sono state uccise da banditi armati nel Nord della Nigeria, e che praticamente nessuno di questi è stato portato davanti alla giustizia.
Per padre Patrick Alumuku, Direttore della Comunicazione delle diocesi di Abuja, lo stile di questa ultima azione è quello di Boko Haram, perché questi islamici “non vogliono consentire l’educazione”.
QUI è possibile ascoltare l’intervista di Radio Vaticana a Padre Alumuku.