Nel giorno dell’Immacolata ricorre anche un anniversario importante per San Giuseppe
Di Enzo Vitale
«Non so come si possa pensare alla Regina degli Angeli e al molto da lei sofferto col Bambino Gesù, senza ringraziare San Giuseppe che fu loro di tanto aiuto»: queste parole tratte dall’Autobiografia di s. Teresa d’Avila, dottore della Chiesa, ci autorizzano a parlare di san Giuseppe in questa Solennità della Vergine Maria.
Che l’8 dicembre si festeggi uno dei più importanti dogmi che la fede ci ha regalato è un fatto a tutti noto, anche a chi non crede. Tant’è che il giorno dedicato all’Immacolata Concezione di Maria, almeno in Italia, è riconosciuto come giorno di festa per tutti.
Non tutti sanno, invece, che in questo stesso giorno ricorre un particolare anniversario che non possiamo fare a meno di portare all’attenzione dei fedeli: 150 anni della proclamazione di San Giuseppe Patrono Universale della Chiesa.
In realtà, da un veloce excursus storico ci rendiamo conto che non una sola volta, i pronunciamenti riferiti al santo Patriarca sono stati proclamati in giornate dedicate alla Vergine Maria.
Il decreto dal titolo Quemadmodum Deus dell’allora Sacra Congregazione dei Riti, voluto da Papa Pio IX, l’8 dicembre 1870, diede veste canonica alla verità da sempre riconosciuta dal popolo di Dio circa la potente intercessione e difesa di San Giuseppe a favore non solo delle due più preziose realtà affidate all’uomo da parte di Dio, la Vergine Maria e il Santo Bambino, ma della Chiesa tutta. Al decreto, l’anno successivo (7 luglio 1871) fece seguito la Lettera Apostolica Inclytum Patriarcham con la quale, con carattere e autorità superiori, si riconobbe, a livello liturgico, un culto particolare e maggiore a San Giuseppe rispetto agli altri santi. A questi documenti, nei decenni successivi, se ne aggiungeranno altri.
Senza pretesa di esaustività, ricordiamo:
La Lettera Apostolica Quamquam pluries di Papa Leone XIII (15 agosto 1889)
Il Motu Proprio Bonum Sane di Papa Benedetto XV su La Devozione a San Giuseppe, da mezzo secolo Patrono della Chiesa Cattolica(25 Luglio 1920)
La Lettera Apostolica Le Voci di Papa Giovanni XXIII ai presuli ed ai fedeli tutti del mondo cattolico sulla protezione di S. Giuseppe per il Concilio Ecumenico Vaticano II (19 marzo 1961)
L’Esortazione Apostolica Redemptoris Custos di Papa Giovanni Paolo II sulla figura e la missione di San Giuseppe nella vita di Cristo e della Chiesa (15 agosto 1989)
Riportiamo, a seguire, il citato Decreto, documento fondamentale, di cui oggi ricordiamo i 150 anni, per aver segnato un punto importante nel magistero pontificio sul santo Patriarca, considerato l’affetto nei confronti di San Giuseppe e la difficoltà nel reperirne la traduzione.
Non ultimo, offriamo l’invito alla lettura di un romanzo dedicato al nostro santo, “L’ombra del padre. Il romanzo di Giuseppe” di Jan Dobraczyński pubblicato nel 1977 a Varsavia e arrivato in Italia a circa venti edizioni.
Buona lettura!
Decreto «QUEMADMODUM DEUS»
Papa Pio IX (8 dicembre 1870)
con cui si proclama San Giuseppe Patrono della Chiesa
All’Urbe e all’Orbe
Nella stessa maniera che Dio aveva costituito quel Giuseppe, procreato dal patriarca Giacobbe, soprintendente a tutta la terra d’Egitto, per serbare i frumenti al popolo, così, imminendo la pienezza dei tempi, essendo per mandare sulla terra il suo Figlio Unigenito Salvatore del mondo, scelse un altro Giuseppe, di cui quello era figura, e lo fece Signore e Principe della casa e possessione sua e lo elesse Custode dei precipui suoi tesori. Di fatto, egli ebbe in sua sposa l’Immacolata Vergine Maria, dalla quale nacque di Spirito Santo il Signor Nostro Gesù Cristo che presso gli uomini degnossi di essere riputato figlio di Giuseppe, e gli fu soggetto. E Quegli, che tanti re e profeti bramarono vedere, Giuseppe non solo Lo vide, ma con Lui ha dimorato e con paterno affetto L’ha abbracciato e baciato; e per di più ha nutrito accuratissimamente Colui che il popolo fedele avrebbe mangiato come pane disceso dal cielo, per conseguire la vita eterna. Per questa sublime dignità, che Dio conferì a questo fedelissimo suo Servo, la Chiesa ebbe sempre in sommo onore e lodi il Beatissimo Giuseppe, dopo la Vergine Madre di Dio, sua sposa, e il suo intervento implorò nei momenti difficili. Ora, poiché in questi tempi tristissimi la stessa Chiesa, da ogni parte attaccata da nemici, è talmente oppressa dai più gravi mali, che uomini empi pensarono avere finalmente le porte dell’inferno prevalso contro di lei, perciò i Venerabili Eccellentissimi Vescovi dell’universo Orbe Cattolico inoltrarono al Sommo Pontefice le loro suppliche e quelle dei fedeli alla loro cura commessi chiedendo che si degnasse di costituire San Giuseppe Patrono della Chiesa Cattolica. Avendo poi nel Sacro Ecumenico Concilio Vaticano più insistentemente rinnovato le loro domande e i loro voti, il Santissimo Signor Nostro Pio Papa IX, costernato per la recentissima e luttuosa condizione di cose, per affidare Sé e i fedeli tutti al potentissimo patrocinio del Santo Patriarca Giuseppe, volle soddisfare i voti degli Eccellentissimi Vescovi e solennemente lo dichiarò Patrono della Chiesa Cattolica, ingiungendo che la sua festa, cadente nel 19 di marzo, per l’avanti fosse celebrata con rito doppio di prima classe, senza ottava però, a motivo della Quaresima. Egli stesso inoltre ha disposto che tale dichiarazione, a mezzo del presente Decreto della Sacra Congregazione dei Riti, fosse resa di pubblica ragione in questo giorno sacro all’Immacolata Vergine Madre di Dio e Sposa del castissimo Giuseppe.
Nonostante qualsivoglia cosa in contrario.
Il dì 8 dicembre 1870.
Card. Patrizi Prefetto della Sacra Congregazione dei Riti
Vesc. Domenico Bartolini Segretario della Sacra Congregazione dei Riti